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GIFFONI FILM FESTIVAL 1994 - 30 luglio.6 agosto

Sezioni e Film

NESTORE L'ULTIMA CORSA

Category: Edizione 1994

Sinossi
Gaetano, un vecchio vetturino, a causa di un incidente al suo cavallo Nestore, viene mandato in pensione e costretto a sopprimere l’animale. Quando la bestia si rifiuta di entrare nel mattatoio, Gaetano decide di fuggire e trovargli una sistemazione con l’aiuto del nipotino Ferruccio.

Titolo Originale Nestore l'ultima corsa
Titolo Italiano Nestore l'ultima corsa
Categoria Fuori concorso
Sezione Eventi Speciali
Tipologia Evento Speciale, Lungometraggio
Anno di Produzione 1994
Durata 105'
Nazionalità Italia
Regia di Alberto Sordi
Sceneggiatura Alberto Sordi, Rodolfo Sonego
Musiche Piero Piccioni
Interpreti principali Alberto Sordi, Matteo Ripaldi, Cinzia Cannarozzo

 regista AlbertoSordiALBERTO SORDI

Attore e regista. Romano di Trastevere, figlio di Pietro (basso tuba al Teatro dell'Opera) e Maria Righetti (maestra elementare). Fin da piccolo si esibisce di fronte al pubblico, prima nel "Teatrino delle marionette", poi come voce bianca nel coro della Cappella Sistina, diretto dal maestro Lorenzo Perosi e a sedici anni incide il primo disco di fiabe per bambini. Abbandonato l'Istituto di avviamento commerciale (si diplomerà in seguito da privatista) con i soldi guadagnati con il disco, si trasferisce a Milano per iscriversi all'Accademia dei Filodrammatici ma causa del suo forte accento romanesco gli viene consigliato di desistere dal fare attore e decide di trasformare questo suo difetto in opportunità, tentando con il teatro leggero. [Il 27 aprile del '99 ricevendo dall'Accademia il Diploma 'Honoris causa' dirà: "Oggi prendo il diploma di attore ma questo vuol forse dire che per sessanta anni sono stato un abusivo?"] Fallito anche questo tentativo, ritorna a Roma e inizia a lavorare come comparsa a Cinecittà. Nel frattempo vince un concorso per doppiatori della M.G.M. e diventa la voce italiana di Oliver Hardy per il suo personaggio Ollio. Contemporaneamente all'attività di doppiatore decide di tentare con l'avanspettacolo, con il nome d'arte Albert Odisor, e si unisce alla compagnia di Aldo Fabbrizi. Alternando il teatro al doppiaggio, il doppiaggio al cinema, il cinema alla radio (nel 1948 raggiunge un grande successo radiofonico con il suo programma "Vi parla Alberto Sordi" dove sono nati personaggi storici come Mario Pio e il Conte Claro), dopo aver fondato nel 1950 una casa di produzione con il suo amico Vittorio De Sica (la "P.F.C.", produzione film comici, sciolta l'anno seguente) e un tentativo con "Mamma mia che impressione", un film da lui scritto (in collaborazione con Cesare Zavattini) e interpretato, diretto da Roberto Bavarese, arrivano i primi successi. Federico Fellini lo sceglie come protagonista di "Lo sceicco bianco" (1952) e "I vitelloni" (1953) e in teatro si esibisce con successo accanto a Wanda Osiris nello spettacolo di Garinei, Giovannini e Kramer "Gran Baraonda". Da questo momento in poi darà vita ad una galleria di personaggi tragi-comici, molti dei quali saranno l'incarnazione del tipico italiano medio che un po' cinico e vigliacco, conformista e mammone insegue ideali che non si realizzeranno mai. Nel 1965 esordisce dietro la macchina da presa con "Fumo di Londra". Tanti i riconoscimenti in Italia e all'estero: nel '55 il presidente americano Truman lo invita a Kansas City per consegnargli le chiavi della città (e la carica di governatore onorario) come premio per la propaganda favorevole all'America promossa dal suo personaggio Nando Moriconi, nel '58 l'allora presidente Giovanni Gronchi lo investe della prestigiosa carica di cavaliere della Repubblica Italiana, nel '79 riceve la cittadinanza onoraria della città di Planis in Georgia (USA), a metà degli anni '80 si tiene una retrospettiva dei suoi film al Carnegie Hall Cinema di New York, nel 1995 riceve il premio "Colonna Sonora" dall'Ente dello Spettacolo e nel 2000, in occasione del suo ottantesimo compleanno, il sindaco di Roma lo investe della carica di "Sindaco per un giorno". Tra i riconoscimenti artistici 4 Nastri d'argento, un Orso d'argento a Berlino nel 1972. E' nominato ambasciatore della cultura italiana nel mondo ed ottiene la Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione. La sua vita privata è sempre stata blindata, nessun legame sentimentale ufficiale, nessuno scandalo, ha sempre vissuto insieme alle sue sorelle Savina e Aurelia. Di lui si conosce la fede profonda e le donazioni fatte segretamente ad alcune opere religiose. Dei suoi affari si è sempre occupato il fratello Giuseppe, ingegnere, con la segretaria Annunziata.