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GIFFONI FILM FESTIVAL 1988 - 30 luglio.7 agosto

Sezioni e Film

UN RAGAZZO DI CALABRIA

Category: Edizione 1988

Sinossi
1960: in un paesino della provincia di Reggio Calabria, alla vigilia dei Giochi olimpici di Roma, Mimì un ragazzino con aspirazioni da atleta, si allena all'insaputa di suo padre, che desidera farlo studiare per sottrarlo alla miseria della sua condizione. Mimì arriva addirittura a correre scalzo per non rovinare le scarpe: la sua passione finisce per commuovere sua madre, che non esita a sostenere il figlio, e desta l'interesse di Felice, un autista di corriera che diventa il suo "allenatore". La vittoria di Abebe Bikila alle Olimpiadi, intravista sullo schermo del televisore di una famiglia di abbienti, servirà da sprone per il ragazzo, che arriverà a cogliere la prima vittoria proprio a Roma, in occasione dei Giochi della Gioventù.

Titolo Originale Un ragazzo di Calabria
Titolo Italiano Un ragazzo di Calabria
Categoria Fuori concorso
Sezione Mezzanotte e Cinema
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1987
Durata 108'
Nazionalità Italia
Regia di Luigi Comencini
Sceneggiatura Luigi Comencini, Demetrio Casile, Francesca Comencini, Ugo Pirro
Interpreti principali Gian Maria Volontè, Diego Abatantuono, Thérèse Liotard

 regista luigi comenciniLUIGI COMENCINI

Nato a Salò, a seguito del padre ingegnere trascorre l'infanzia a Parigi. Nella capitale francese si innamora del cinema. Al rientro in Italia studia architettura al Politecnico di Milano (dove fu iscritto ai GUF, vincendo anche un Littoriale della cultura e dell'arte), ma non dimentica l'amore per l'infanzia, come dimostra sin da Bambini in città (1946), il suo cortometraggio d'esordio.
In seguito lavora sia come architetto che come critico cinematografico: insieme ad Alberto Lattuada, ha inoltre fondato la Cineteca Italiana.
Il suo primo film di successo risale al 1953, quando dirige De Sica e la Lollobrigida in Pane, amore e fantasia (1953), seguito l'anno successivo da Pane, amore e gelosia (1954).
Abbandonata la saga, e dopo alcuni film di compromesso (a parte La finestra sul Luna Park, 1957, uscito in sordina e oggi ritenuto uno dei suoi migliori), dirige Alberto Sordi in quello che è generalmente considerato il suo capolavoro, Tutti a casa (1960), tragicommedia sull'Italia del dopo 8 settembre. Sul tema della Resistenza realizza anche La ragazza di Bube (1963), tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Cassola, cui seguono il drammatico Incompreso (1966) e Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano (1970).
Per la televisione, dopo l'inchiesta I bambini e noi (1971), dirige invece sceneggiati di grande successo quali Le avventure di Pinocchio (1971), Cuore (1984) e La Storia (1986), mentre tra i suoi ultimi lavori cinematografici vanno sicuramente ricordati Voltati Eugenio (1980), Cercasi Gesù (1982), Un ragazzo di Calabria (1987).