Sinossi
Vincenzino, 13 anni, si ritrova senza volere complice di spacciatori. Si libera di questo lavoro per finire postino della mafia, poi è testimone di un tentato sequestro e un suo amico viene ucciso. Decide di parlare...
Sinossi
Vincenzino, 13 anni, si ritrova senza volere complice di spacciatori. Si libera di questo lavoro per finire postino della mafia, poi è testimone di un tentato sequestro e un suo amico viene ucciso. Decide di parlare...
Titolo Originale | Il coraggio di parlare |
Titolo Italiano | Il coraggio di parlare |
Categoria | In concorso |
Sezione | Concorso Ufficiale |
Tipologia | Lungometraggio |
Anno di Produzione | 1987 |
Durata | 99' |
Nazionalità | Italia |
Regia di | Leandro Castellani |
Sceneggiatura | Vittorio Schiraldi |
Interpreti principali | Gianluca Schiavoni, Riccardo Cucciolla, Enzo Cannavale |
LEANDRO CASTELLANI
Leandro Castellani (Fano, 1º dicembre 1935) è un regista autore italiano che opera fra TV, cinema e radio.
È stato uno dei principali creatori dell'inchiesta storica televisiva e dei programmi di testimonianze, per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, dal Leone d'oro di Venezia al Premio Marconi, dal Premio Montecarlo al Prix Italia, al Premio Chianciano della Critica Radiotelevisiva, al Premio Fortino-Montefeltro (con Sergio Leone) ecc.; l'ideatore di Teatro-inchiesta e numerose altre formule di programma culturale tv.
Fra le inchieste-tv da lui curate e realizzate, L'enigma Oppenheimer, i cicli Mille non più mille (1979), La bomba prima e dopo (1984), Norimberga processo al processo (1985), Le mille e una Italia (1987).
Ha diretto e spesso anche scritto numerosi "sceneggiati", telefilm e tv-movie, fra cui possiamo ricordare L'affare Dreyfus (1968), Il processo Slansky (1968), Le cinque giornate di Milano (1970), Orfeo in paradiso (1971), Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico (1972), Delitto di regime - Il caso Don Minzoni (1973), Ladri & Quadri, (1973), Quaranta giorni di libertà (1974), La gatta (1978), Il sottoscritto Giuseppe Donati (1983) e molti altri.
Si è cimentato, sempre con successo, in quasi tutti i generi televisivi, dal "teatro reinventato per la tv" (Il Faust di Marlowe, 1977), allo spettacolo musicale (Vai col liscio!, 1974), al "giallo" (Sul filo della memoria, 1972) al film-tv d'impegno culturale (Tommaso d'Aquino, 1975).