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GIFFONI FILM FESTIVAL 1983 - 30 luglio.7 agosto

Sezioni e Film

COLPIRE AL CUORE

Category: Edizione 1983

Sinossi
Emilio, figlio di Dario, docente universitario di sinistra, è un adolescente studioso e introverso che vive con insofferenza i rapporti confidenziali del padre con i suoi ex studenti, tra cui Sandro Ferrari. Quando Sandro viene ucciso a un posto di blocco in uno scontro a fuoco, Emilio si reca dai carabinieri a raccontare che il giovane frequentava la loro casa. Sarà l'inizio di un'incrinatura che cambierà profondamente i rapporti tra padre e figlio fino all'arresto di Dario, denunciato dallo stesso Emilio.

Titolo Originale Colpire al cuore
Titolo Italiano Colpire al cuore
Categoria Fuori concorso
Sezione Rassegna 'I Problemi dei Giovani nella Cinematografia Contemporanea'
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1983
Durata 105'
Nazionalità Italia
Regia di Gianni Amelio
Sceneggiatura Vincenzo Cerami
Musiche Franco Piersanti
Interpreti principali Jean-Louis Trintignant, Laura Morante, Sonia Gessner

 regista gianni amelioGIANNI AMELIO

Subito dopo la nascita del futuro regista, il padre emigra in Argentina per raggiungere il nonno, ivi trasferitosi per motivi di lavoro, e Gianni trascorre quindi infanzia e adolescenza con la madre e la nonna; l'assenza della figura paterna sarà infatti una costante in molte sue opere. Frequenta il liceo classico P. Galluppi di Catanzaro e successivamente, all'Università di Messina, dove si laurea in filosofia, comincia ad interessarsi di cinema. Organizza proiezioni e dibattiti in diversi circoli culturali, prediligendo le tematiche neorealiste. Entra nella redazione della rivista Giovane Critica con il ruolo di critico cinematografico e letterario.

Nel 1965 si trasferisce a Roma dove lavora fino al 1969 come operatore e aiuto regista in sei film, alcuni dei quali di Gianni Puccini, ma anche con Giulio Questi (in Se sei vivo spara) Vittorio De Seta, Anna Gobbi, Andrea Frezza, Liliana Cavani. Nello stesso tempo lavora anche per la televisione, dirige dal 1967 servizi per diverse rubriche, fa da assistente ad Ugo Gregoretti sia nel documentario Sette anni dopo, sia in molti caroselli pubblicitari, collabora con Alfredo Angeli, Enrico Sannia e Giulio Paradisi. Inoltre dirige alcuni documentari industriali.

Nel 1970 si mette dietro la macchina da presa nell'ambito dei programmi RAI, in un periodo in cui la televisione di stato favorisce l'esordio di molti giovani registi, realizza per la serie "Film Sperimentali per la TV" la pellicola La fine del gioco, a cui fanno seguito nel 1973 La città del sole, tratto dall'omonima opera di Tommaso Campanella, che vince il Gran Premio del Festival di Thonon-Les-Bains dell'anno successivo, quindi Bertolucci secondo il cinema (1976), un documentario sulla lavorazione dal film Novecento. Dello stesso anno è anche Effetti speciali, un thriller imperniato sul mondo del cinema, mentre due anni dopo dirige il giallo La morte al lavoro, tratto dal racconto Il ragno di Hanns H. Ewers, vincitore del premio FIPRESCI al Festival di Locarno, il Gran Premio Speciale della Giuria e il Premio della Critica al Festival di Hyères. Nel 1979 gira quello che è considerato il suo lavoro migliore sul piccolo schermo, Il piccolo Archimede, molto apprezzato dalla critica - qualcuno lo paragona addirittura a Luchino Visconti - adattato dal romanzo omonimo di Aldous Huxley, che frutta a Laura Betti il premio di miglior attrice al Festival di San Sebastian. Infine, nel 1983, realizza il suo ultimo lavoro televisivo per Rai 3, I velieri, tratto dal racconto omonimo di Anna Banti, per la serie 10 scrittori italiani, 10 registi italiani.

Finalmente, nel 1982, entra nel circuito cinematografico propriamente detto: il film Colpire al cuore, presentato alla mostra cinematografica di Venezia, che affronta coraggiosamente lo scottante tema del terrorismo nell'ottica di un rapporto contrastato tra padre e figlio, riscuote il favore della critica.