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GIFFONI FILM FESTIVAL 1977 - 30 luglio.7 agosto

Sezioni e Film

IL CAVALIERE INESISTENTE

Category: Edizione 1977

Sinossi
Agilulfo è il migliore dei paladini di Carlo Magno. Nobile e ligio al dovere; in realtà non è altro che un'armatura vuota, tenuta in piedi dalla sua sola volontà d'essere e quindi non può mai abbandonare la sua “coscienza di essere”: se ciò dovesse accadere, cesserebbe di esistere.
urante una marcia con l'esercito, Carlo Magno designa uno scudiero per Agilulfo, Gurdulù, un uomo “che c'è, ma che non sa di esserci”, che accompagnerà il cavaliere per le sue avventure. In una notte, Agilulfo fa conoscenza anche di Rambaldo, giovane cavaliere schieratosi nell'esercito di Carlo Magno per vendicare la morte del padre. Rambaldo si innamora di Bradamante, anch'ella paladina, ma innamorata di Agilulfo, nel quale vede incarnato l'ideale del cavaliere perfetto.
na sera il cavaliere Torrismondo, seccato dalla fredda perfezione di Agilulfo, mette in dubbio la legittimità della sua investitura a cavaliere, affermando che Sofronia, la principessa salvata dai briganti dal cavaliere per diventare tale, non era che una serva dei Cavalieri del Valhalla. Quindi il cavaliere è costretto a partire, accompagnato da Gurdulù, in cerca di Sofronia, unica in grado di provare la regolarità della sua investitura. La paladina Bradamante cerca di seguirlo, a sua volta inseguita da Rambaldo. Anche Torrismondo decide di partire, schifato dalla degradazione dell'esercito di Carlo Magno, per trovare i Cavalieri del Valhalla, coi quali è cresciuto e unici ritenuti da lui degni di stima e rispetto, dai quali però verrà a loro volta deluso.
opo varie peripezie per tutti i cercatori, Agilulfo trova Sofronia in Marocco, nel palazzo del sultano. Riuscito a portarla via da lì, la conduce dove dovrà poi incontrare Carlo Magno e la nasconde, per la notte, in una grotta. Qui però la trova Torrismondo, che la porta via con sé essendosi innamorato di lei, quindi Agilulfo, non potendo dimostrare la sua ragion d'esser cavaliere, cessa di esistere.
radamante, per la disperazione di aver perso il suo amato, si ritira in convento da cui però verrà portata via da Rambaldo. Quest'ultimo, rivestitosi con la bianca armatura di Agilulfo, riesce infine a conquistare l'amore di Bradamante.

Titolo Originale IL CAVALIERE INESISTENTE
Titolo Italiano IL CAVALIERE INESISTENTE
Categoria Fuori concorso
Sezione Rassegna di Film per Ragazzi prodotti dall'Istituto Luce (1965-1973)
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1971
Durata 97'
Nazionalità Italia
Regia di Pino Zac
Sceneggiatura Tommaso Chiaretti, Pino Zac
Musiche Sergio Battistella, Mario Migliardi
Interpreti principali Stefano Oppedisano, Hana Ruzickova, Evelina Vermigli-Gori

 regista pino zacPINO ZAC

Pino Zac, pseudonimo di Giuseppe Zaccaria (Trapani, 23 aprile 1930), è un disegnatore, regista e animatore italiano.
Nato a Trapani da padre pugliese e madre abruzzese,si è sempre considerato di Pratola Peligna. Studia architettura a Roma ma decide in seguito di dedicarsi completamente all'illustrazione. A vent'anni, nel 1950, crea Gatto Filippo, primo fumetto in Italia che sviluppa le tematiche in strisce autoconclusive, la cui pubblicazione è durata fino al 1958 sul quotidiano Paese Sera. Come autore di fumetti raggiunge la popolarità anche con Kirie eleison e L'Orlando Furioso.
Si dedica al cinema d'animazione e inizia a lavorare per diverse testate. Collabora con Mauro Bolognini nel 1964, per la realizzazione di due episodi del film La donna è una cosa meravigliosa. L'anno successivo propone su pellicola il personaggio di Gatto Filippo. Co-dirige insieme a Franco Rossi "Viaggio di lavoro", episodio del film Capriccio all'italiana del 1968 curandone l'animazione. Nel 1970 gira con tecnica mista Il cavaliere inesistente, tratto dall'omonimo romanzo di Italo Calvino. Nel 1973 Mario Monicelli gli affida la parte di uno squattrinato fotografo di sinistra nel film Vogliamo i colonnelli.
Collabora con le testate francesi Le Canard enchaîné, Pilote e L'écho des savanes e fonda, a Londra, la rivista Playtime. Negli anni settanta, sulla rivista Eureka diretta da Luciano Secchi, propone prima la versione a fumetti dell'Orlando Furioso e poi la striscia "Kirie & Leison", che ha come protagonista un diavolo e un sacerdote e che ironizza sul compromesso storico tra comunisti e democristiani.
Nel 1975 realizza la serie di incisioni "La comédie de l'art" presso la scuola stamperia di Gerardo Lo Russo e fonda il giornale satirico "Quaderni del Sale".