Bessoni ritiene che il cinema sia il mezzo ideale per estendere le potenzialità delle idee catturate con carta e matita. Dal 1989 ha realizzato numerosi film sperimentali, installazioni video teatrali e documentari, suscitando l’attenzione della critica e ricevendo molti riconoscimenti presso festival nazionali ed internazionali. Dal 1990 al 1998 ha lavorato per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. Dal 1998 al 2001 ha collaborato con il regista Pupi Avati , in qualità di assistente, storyboard artist e digital effect artist. Nel 1994 il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha pubblicato un suo saggio sul lavoro intorno alla creazione di un personaggio, dal titolo "Attraverso lo specchio". Nella pubblicazione sono inseriti la sceneggiatura e i bozzetti del lavoro video-teatrale "Grimm e il teatro della crudeltà".Ha ricevuto, nel 1995, il premio FEDIC "Claudio Pastori", dedicato all’insieme di film realizzati, con la seguente motivazione: "Per la coerenza dell'impegno, l'originalità della ricerca, la cultura e la passione espresse nel complesso delle opere realizzate e nello studio dei rapporti tra cinema, pittura, storia, tradizioni e credenze popolari."Nel 1998 gli è stata dedicata una Personale nell’ambito del VideoFestival di Messina “L’Occhio del Ciclope” e nel 2009 al Reggio Emilia Film Festival.Dal 2000 al 2010 è stato docente di regia cinematografica presso la NUCT (Nuova Università del Cinema e della Televisione) a Cinecittà. Nel 2008 ha realizzato il suo primo film destinato alla distribuzione commerciale “Imago Mortis”Oltre allo sviluppo e alla realizzazione di nuovi lungometraggi è ora impegnato in alcuni progetti editoriali.
BigRock è il training center dedicato alle nuove tecnologie della computer grafica. All’avanguardia nello scenario dell’animazione 3D in Europa, forma ogni anno centinaia di nuove leve del mondo della computer grafica. BigRock nasce da un divano un po’ scassato, un budget di poche centinaia di euro e una serie di grandi sogni. L’idea alla base di BigRock è quella di creare una scuola unica, divertente, efficace. Una scuola che permetta di cambiare la vita ai suoi BigRockers, facendogli vivere un’esperienza unica, difficilmente dimenticabile. E così è stato! I BigRockers sono sparsi in tutto il mondo ormai, in quasi tutte le grandi e medie produzioni. Questi ragazzi hanno viaggiato in lungo e largo per gli Stati Uniti, ma BigRock e i suoi insegnanti rimangono in una cascina isolata nel nulla di Ca’ Tron, un posto magico, a godersi lo spettacolo del momento in cui un sognatore entra in BigRock per il suo corso.
Last modified on Mercoledì, 09 Luglio 2014 20:57
Barbara Enrichi è affermata attrice di cinema, televisione e teatro. Vincitrice del prestigioso Premio David di Donatello per il film campione d’incassi “Il ciclone” di Leonardo Pieraccioni, oltre ad essere candidata al Premio Nastro d’Argento per lo stesso ruolo, nel 2010 le è stato assegnato il Premio Sorelle Gramatica alla Carriera.È attrice interprete di ruoli comici e drammatici apprezzata sia dal pubblico, che dalla critica. Il suo ultimo impegno cinematografico è stato sul set rinascimentale del film “Amici miei... come tutto ebbe inizio” di Neri Parenti interpretando Margarita, l’ostessa moglie di Giorgio Panariello, proprietaria dell'omonima locanda nel ruolo di una donna energica e pratica, con sfumature comiche e drammatiche. Nonostante il grande successo sia arrivato con i ruoli comici, Barbara Enrichi è un’attrice molto apprezzata anche per le interpretazioni in ruoli drammatici, grazie alla sua esperienza maturata in teatro con Ugo Chiti. Attualmente è impegnata nello spettacolo teatrale “L’abissina-Paesaggio con figure” di Ugo Chiti, dove interpreta Giacinta, affetta da evidente deformità, figlia di Nunzia (Isa Danieli). Ha interpretato molti film di successo tra i quali: “Benvenuti in casa Gori”, “I laureati”, “Il ciclone”, “Fuochi d’artificio”, “Albergo Roma”, “Il cielo cade”, “Ritorno a casa Gori”, “Amici miei... come tutto ebbe inizio” e tanti altri al fianco di attori di fama nazionale e internazionale, lavorando con registi di grande calibro come Alessandro Benvenuti, Francesco Nuti, Ugo Chiti, Andrea e Antonio Frazzi, Neri Parenti, Leonardo Pieraccioni, Giovanni Veronesi, Luigi Lo Cascio, per citarne alcuni. Firma la regia del documentario “Variabili femminili. Di madre in figlia, storie di donne in tre generazioni” con testimonianze di donne del territorio del Chianti Fiorentino con cui ha vinto il Premio Speciale Fìmmina Tv alla VI edizione di Epizephiry International Film Festival di Locri (RC). Regista del video documentario “vvff si racconta” sul Vittorio Veneto Film Festival di Cinema Internazionale per ragazzi presentato alla 67a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. È autrice del libro “In fondo alla passione”, un atto unico per il teatro che narra la storia di un grande amore, vissuto e consumato nella cucina di un ristorante, confermando le sue doti di versatilità.Dal 2005 Barbara Enrichi si dedica anche all’insegnamento della Recitazione Cinematografica, mettendo a disposizione la propria esperienza alle giovani generazioni, permettendo agli allievi di inserirsi adeguatamente e professionalmente nel settore dello spettacolo.
Last modified on Martedì, 13 Maggio 2014 11:35
Sceneggiatore e regista, nel 1997 ha diretto insieme a Eugenio Cappuccio e Fabio Nunziata Il caricatore (1997)Dal 2000, ha iniziato una proficua collaborazione con il regista Matteo Garrone, per il quale ha firmato la sceneggiatura di Estate Romana (2000), L’imbalsamatore (2002), selezionato al FESTIVAL DI CANNES, premio Federico Fellini e David di Donatello per la sceneggiatura, Primo amore (2003), Gomorra (2008), di nuovo vincitore del David di Donatello per la sceneggiatura, e Reality (2012), che ha ricevuto il Gran Prix speciale della giuria di Cannes 2012. Nel 2006 ha scritto Uno su due, diretto da Eugenio Cappuccio, e ha collaborato alla sceneggiatura del “docu-musical” L’orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente.Tra le altre collaborazioni, quella con Daniele Vicari per Il passato è una terra straniera (2008), selezionato al Festival di Cannes, e con Luca Miniero per Benvenuti al sud (2010). Oltre a Reality, nel 2012 ha scritto E’ stato il figlio di Daniele Ciprì e E’ nata una star? di Lucio Pellegrini.
Last modified on Venerdì, 23 Maggio 2014 10:11
Esordisce nel cinema con il film Isotta di Maurizio Fiume (1996), regista che nel 2003 gli affida il ruolo di Giancarlo Siani, giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985, nel film E io ti seguo, per il quale Gugliucci riceve la nomination al Festival Internazionale di Montreal e vince il premio come migliore attore al Clorophilla Film Festival, cui si aggiungono un riconoscimento del New York Giornalism Department e il Nastro d'oro a Baden Baden per l'impegno civile nella lotta contro la criminalità organizzata. Non mancano collaborazioni con grandi registi, come Lina Wertmüller in Ferdinando e Carolina (1999), dove veste i panni di Gennarino Rivelli, amico del Re Borbone, e nel film per la televisione Francesca e Nunziata (2001), e come i Fratelli Taviani nella miniserie televisiva Luisa Sanfelice (2004). Nel 2000 recita in Un anno in campagna, commedia del regista Marco Di Tillo. Il regista polacco Rebinsky lo vuole nel suo riadattamento de The Tempest di William Shakespeare, nel ruolo Caliban, accanto a Michelle Pfeiffer e Kevin Kline . In Gran Bretagna Gugliucci gira anche il film televisivo coprodotto da Bbc e Hbo, My House in Umbria, di Richard Loncraine (2003), accanto a Meggie Smith e Timothy Spall, con il quale lavora di nuovo nel 2008 nel remake di A Room With a View, di Nicholas Renton prodotto da Itv. Il quotidiano inglese The Guardian gli dà l'appellativo di period face (faccia d’epoca). Yari Gugliucci si impone al pubblico televisivo, vestendo i panni di uno strampalato avvocato divorzista in Cuore contro cuore di Riccardo Mosca. Con Stefano Reali gira la miniserie televisiva Eravamo solo mille (2006) e Nassirya (2007) nel ruolo dell'ultimo Re di Napoli, Francesco II, e Caruso, la voce dell'amore (2012), in quello di Giovanni Caruso. E’ tra i fondatori dell’ Actor Center di Roma. E’ autore del libro "Billy Sacramento". E' autore della sceneggiatura "Truth and Conseguence". E’ autore ed interprete del noto one man show "Necessito un drink".  
Sceneggiatrice, critica cinematografica, collaboratrice di “La Repubblica”, “ L’Espresso” e numerose riviste specializzate. Tra i suoi ultimi saggi monografici in volume, Il cinema di Marco Bellocchio e la psicoanalisi, (Marsilio, 2005), Il cinema etico di Luigi Comencini (Marsilio, 2007), Dal Nome del Padre all’uomo senza inconscio: il cinema di Bernardo Bertolucci (Marsilio, 2011). L’amore crudele (Baldini Castoldi Dalai, 2008) è il suo primo romanzo, scritto insieme a Silvana Mazzocchi. Scrive soggetto e sceneggiatura di due film di Fiorella Infascelli, Zuppa di pesce (1992) e Vestito da sposa (2003). Firma la trasposizione cinematografica del libro di Carmen Covito, La bruttina stagionata (1996), per la regia di Anna di Francisca. Tra le numerose collaborazioni per la fiction televisiva, Affari di famiglia (1987), le prime serialità lunghe italiane Passioni (1990) e Senza fine (Camilla) (1991), Deserto di fuoco (1996), Michele Strogoff – il corriere dello zar (1999), Avvocati (1997), Una donna per amico 2 (1999) e La stagione dei delitti (2004). Tra le sue ultime sceneggiature, Alex’s Race (film, Eagle Pictures, 2004), I colori della gioventù (2006), La stagione dei delitti 2 (2007), Anita Garibaldi (2011) e Nero Wolfe 2 (2011).