Johan Nijenhuis
Nato nel 1968 a Markelo, nei Paesi Bassi. Ha studiato all’Accademia del cinema di Amsterdam. In seguito ha prodotto, scritto e girato diverse serie tv. Nel 2001 ha diretto il suo primo lungometraggio, COSTA!, seguito da: FULL MOON PARTY (VOLLE MAAN, 2002); la trilogia degli ZOO RANGERS, formata da ZOO RANGERS IN AFRICA (ZOOP IN AFRIKA, 2005), ZOO RANGERS IN INDIA (ZOOP IN INDIA, 2006) e ZOO RANGERS IN SUDAMERICA (ZOOP IN ZUID-AMERIKA, 2007); ALIBI (2008); FUCHSIA, UNA STREGA IN MINIATURA (FOEKSIA DE MINIHEKS, 2010), miglior film della sezione Elements +6 al GEX 2011; BENNIE BRAT (BENNIE STOUT, 2011); LOVING IBIZA (VERLIEFD OP IBIZA, 2013); A TUSCAN WEDDING (TOSCAANSE BRUILOFT, 2014).
Dichiarazioni del regista
“Quando è entrato in vigore il divieto del lavoro minorile, non ci sono stati molti cambiamenti. Solo quando è stata approvata una legge per l’istruzione obbligatoria dei bambini, la schiavitù infantile è scomparsa. Nei Paesi Bassi, tutto questo è accaduto nel 1900, ma in molti altri Stati i bambini passano ancora le loro giornate all’interno di oscure fabbriche.
“Nel film MONKEY BUSINESS FROM A TO Z, l’orfano Wim riesce nell’intento di migliorare il suo destino, ma tale riuscita richiede lo sforzo dell’intera comunità. Wim riceve l’aiuto di contadini, maestri di scuola, legislatori e compagni di classe. Tutte queste persone gli insegnano a leggere e a giocare. MONKEY BUSINESS FROM A TO Z mostra le capacità di un bambino in circostanze difficili, un bambino coraggioso che non si arrende mai.
“Nel film, ho cercato costantemente di adottare il punto di vista di Wim, in modo da vedere il mondo del passato attraverso i suoi occhi. Le riprese in 3D su un set cinematografico con bambini e scimmie sono state una sfida. L’attore protagonista, Tygo Bussemakers, di 9 anni, ha affrontato con me questa sfida. Dopo l’incontro tra l’attore e la scimmia Frits, allorché i due hanno imparato ad andare d'accordo, abbiamo potuto iniziare le riprese.
“Nel film, i bambini parlano il dialetto del Sud dei Paesi Bassi. Questo elemento dona al film un sapore di autenticità e mi ricorda il passato, perché i miei genitori parlavano proprio quel dialetto”.