ALESSANDRO MARINELLI Regista e montatore, si è laureato alla NUCT (Nuova Università del Cinema di Roma) e successivamente in Cinema all'Accademia di Belle Arti di Roma (RUFA). Dal 2003 lavora come regista e montatore di cortometraggi, documentari, lungometraggi e videoclip. Dal 2010 si dedica principalmente al cinema documentaristico che meglio risponde al suo grande interesse per la realtà. Con il documentario PINO MASCIARI - LA STORIA DI UN IMPRENDITORE CALABRESE, da lui scritto e diretto, ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Ilaria Alpi Doc Rai 2014 come miglior documentario.
Dichiarazione del regista "Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non e più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati". Don Lorenzo Milani. Da questo assunto nasce un lungo lavoro di ricerca che mette in discussione il ruolo della scuola pubblica nella società italiana, soprattutto in contesti difficili come quelli del suburbio. I sobborghi delle grandi città sono luoghi in cui, usando le parole di Pasolini, "ci sono grumi di umanità viva, imperfetta, disordinata e libera". Esplorare il suo microcosmo significa, in un certo senso, descrivere la complessità del nostro presente, la direzione che sta prendendo la società italiana. Infatti, nell'universo della "classe", ci sono già tutte le dinamiche della nostra contemporaneità. Per raccontare il mondo degli adolescenti in modo realistico e senza forzature, ho deciso di seguire i miei personaggi senza l'uso di interviste faccia a faccia. Si muovono spontaneamente all'interno dell'aula e nei contesti in cui sono abituati a vivere; Li guardo per catturare sensazioni ed emozioni reali e immediate. Il ritratto generale dei ragazzi e delle loro vite viene gradualmente composto attraverso le loro voci e azioni. La via dell'osservazione, in questo senso, mi sembrava l'unica via espressiva possibile per interferire con quel contesto denso e variegato che è il mondo della scuola. Il film, quindi, è principalmente un tuffo nella vita di classe che punta all'attualità e alla complessità dei temi trattati in esso e, insieme, per descrivere il delicato passaggio dall'adolescenza all'età adulta. All'interno di questa storia, ci sono così tanti protagonisti, ragazzi e insegnanti che ho deciso di raccontare, perché ognuno rappresenta un'anima diversa e irripetibile, e perché attraverso questa coralità abbiamo cercato di enfatizzare la complessità delle loro vite e dei loro percorsi di crescita.
|