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GIFFONI FILM FESTIVAL 1978 - 29 luglio.6 agosto

Sezioni e Film

PADRE PADRONE

Category: Edizione 1978

Sinossi
A sei anni Gavino deve abbandonare la scuola, che frequenta da pochi giorni, perché il padre, Efisio, ha bisogno di lui: deve guardargli le pecore e contribuire così al sostentamento della famiglia. A vent'anni, egli sa tutto della vita sui pascoli e tra i monti, di boschi e di bestiame, ma è un analfabeta e sa parlare solo in dialetto. La vista di due ragazzi forniti di fisarmonica lo scuote dal suo torpore: per procurarsene una, uccide un paio di agnelli. E' il primo atto di ribellione contro il padre, che però continua a dettar legge. Quando, infatti, dopo che una gelata ha distrutto il loro uliveto, Gavino decide di emigrare in Germania, Efisio gli nega il suo consenso. Il giovane parte per il servizio militare: è la sua grande occasione di riscatto e non se la lascia sfuggire. Con l'affettuoso aiuto dei compagni impara a leggere a scrivere, poi rinnova la ferma finché, ottenuta la licenza liceale, torna a casa. Non smette di studiare, però, e poiché Efisio vorrebbe, invece, rimandarlo sui campi, Gavino ha con lui un drammatico scontro addirittura fisico. Lo vince, ma deve comunque andar via di casa: non per obbedienza, ma per se stesso. Si laureerà con una tesi sui dialetti sardi, scriverà libri, diventerà "contrattista" all'Università di Sassari.

Titolo Originale PADRE PADRONE
Titolo Italiano PADRE PADRONE
Categoria Fuori concorso
Sezione Rassegna 'I Problemi dei Giovani nel Mondo Contemporaneo'
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1977
Durata 114'
Nazionalità Italia
Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani
Sceneggiatura Paolo Taviani
Interpreti principali Omero Antonutti, Saverio Marconi, Marcella Michelangeli

 regista paolo e vittorio tavianiPAOLO E VITTORIO TAVIANI

Paolo (San Miniato, 8 novembre 1931) e Vittorio Taviani (San Miniato, 20 settembre 1929) sono due registi e sceneggiatori italiani.
Appassionati di cinema fin da giovani, furono tra gli animatori del Cineclub di Pisa. Hanno un fratello minore di nome Franco Brogi Taviani, in arte Brogi. Trasferitisi a Roma verso la metà degli anni cinquanta, iniziarono a lavorare nel cinema e diressero alcuni documentari tra cui San Miniato luglio '44, con il contributo alla sceneggiatura di Cesare Zavattini. Nel 1960 diressero insieme a Joris Ivens il documentario L'Italia non è un paese povero, mentre con Valentino Orsini firmarono i film Un uomo da bruciare (1962) e I fuorilegge del matrimonio (1963). Il loro primo film autonomo fu I sovversivi (1967), con il quale anticipavano gli avvenimenti del '68. Con Gian Maria Volonté raggiunsero il grande successo con Sotto il segno dello scorpione (1969) in cui s'avvertono gli echi di Brecht, Pasolini e Godard.
La tematica della rivoluzione è poi presente sia in San Michele aveva un gallo (1972), adattamento del racconto di Tolstoj Il divino e l'umano, film molto apprezzato dalla critica, che nel film sulla restaurazione Allonsanfàn (1974) dove si rilegge il melodramma viscontiano attraverso la lente d'una differente coscienza storica. Protagonista Mastroianni, attorniato da Laura Betti e Lea Massari. Il seguente Padre padrone (1977, Palma d'oro al Festival di Cannes), tratto dal romanzo di Gavino Ledda, racconta la lotta di un pastore sardo contro le regole feroci del proprio universo patriarcale.