GIFFONI 2023 - 20.29 Luglio 2023

Film e Sezioni

IL VANGELO SECONDO MATTEO

La storia di Gesù (interpretato dall'attore non professionista Enrique Irazoqui) secondo il Vangelo di Matteo, dalla Natività alla Resurrezione. Il dialogo è tratto direttamente dal Vangelo. Il film è considerato un classico del cinema mondiale e del genere neorealista. Il film ha vinto il Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia e tre Nastri d'Argento, tra cui quello per la Miglior Regia. È stato anche nominato per tre Academy Awards. Nel 2015, il quotidiano della Città del Vaticano, L'Osservatore Romano, lo ha definito il miglior film su Cristo mai realizzato.
Restaurato da Mediaset Cinema Forever, Medusa Film, Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con Compass Film

Categoria Fuori concorso
Sezione Rassegna "Scritto e diretto da Pier Paolo"
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1964
Durata 137'
Nazionalità Italia
Regia di Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura Pier Paolo Pasolini
Tratto da Gospel of Matthew/Il Vangelo di Matteo
Fotografia Tonino Delli Colli
Montaggio Nino Baragli
Musiche Luis Enríquez Bacalov
Interpreti principali Enrique Irazoqui
Prodotto da Alfredo Bini
Produzione Arco Film, Lux Compagnie Cinématographique de France

 

PIER PAOLO PASOLINIPier Paolo Pasolini 

A poco più di 100 anni dalla sua nascita, avvenuta il 5 marzo 1922, celebriamo il poeta-regista attraverso una selezione dei suoi capolavori in versione restaurata. 
“Pasolini ha avuto la forza di trovare, fin dalla prima inquadratura della sua opera prima, una propria lingua cinematografica, la sperimentazione come metodo di lavoro continuo, la necessità di rimettersi costantemente in discussione. Accattone sembra distare quattro decenni da Salò; in mezzo ci sono le borgate romane, la riscrittura del documentario, Il Vangelo secondo Matteo, Uccellacci e uccellini, i film sulla borghesia, la reinvenzione della classicità, la Trilogia della vita… La scoperta di Citti e di Davoli, e poi Totò, Magnani e Mangano, a cui offre ruoli unici e inediti, un nuovo modo di usare la musica, luoghi che il cinema non aveva mai saputo guardare, da Matera a Sana’a ai resti della classicità, un cinema di poesia che è anche, sempre, un cinema politico, civile, che affronta i grandi nodi della modernità. Un cineasta condannato, insultato, imbrattato dal primo all’ultimo film, oggi unanimemente riconosciuto come l’artista che ha capito, con decenni d’anticipo, il genocidio culturale che si stava realizzando davanti al silenzio di tutti.” (Gian Luca Farinelli)

“La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la lettura di un marxista, ma contemporaneamente serpeggiava in me il fascino dell'irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un'opera marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità. Infatti, i soldati di Erode come potevo farli? Potevo farli con i baffoni, i denti digrignanti, vestiti di stracci, come i cori dell'opera? No, non li potevo fare così. Li ho vestiti un po' da fascisti e li ho immaginati come delle squadracce fasciste o come i fascisti che uccidevano i bambini slavi buttandoli in aria”. (Pier Paolo Pasolini)

 

production/produzione
Arco Film
Lux Compagnie Cinématographique de France

distribution/distribuzione
Titanus

festival contact
Cineteca di Bologna
(Italy/Italia)
www.cinetecadibologna.it