Un bambino di una zona socialmente difficile che grazie al cinema riesce a raccontare la sua passione per la danza, una bambina affetta da mutismo selettivo che crea un corto di potente bellezza, commovente perché nelle immagini è stata capace di mettere tutte le parole che non riusciva a pronunciare.
“Il mondo? Non è solo quello patinato dei social. C'è tanta finzione, ve lo assicuro. Spesso ci sentiamo circondati da persone stepitose, con fisici da urlo, macchine da sballo, vite favolose. Perché è comune vendere questa idea di perfezione. Io non sono così e per questo non nascondo mai i miei momenti di crisi, cerco sempre di essere vera”.
La giornata dei giffoners è cominciata alle ore 10 nella Sala Truffaut, dove è stato proiettato il film HER NAME WAS JO (USA, 2021), del regista Joe Duca.
In una pausa dal set napoletano della fiction Mare fuori 2, che ha appena aperto i battenti, Carolina Crescentini torna al #Giffoni50Plus per incontrare i giurati della Sala Truffaut. 
“Siate vigili su tutto ciò che attiene alla tematica della sostenibilità”: è questo il messaggio che Roccandrea Iascone, responsabile della comunicazione di Ricrea, il Consorzio nazionale per il Recupero e Riciclo imballaggi in acciaio, affida ai giffoner di IMPACT!.
La partecipazione, il gioco, la scoperta, la narrazione al centro dei due appuntamenti con “Our Favorite Stories”, il lab di scrittura creativa promosso per “Sedici Modi di Dire Ciao”. 
"Sulla vita delle persone viene giocata troppo spesso una partita di carattere politico. 
Contrastare il cyber crime con azioni di prevenzione e di sensibilizzazione che partano dai più giovani, dalla scuola. 
“È un progetto che nasce per raccontare e valorizzare la bellezza italiana. 

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