Venerdì, 23 Luglio 2021 18:05

Cyber crime, Polizia Postale e Anm in prima linea: "Non abbiate paura di denunciare"

Contrastare il cyber crime con azioni di prevenzione e di sensibilizzazione che partano dai più giovani, dalla scuola. Giffoni è il posto giusto per parlarne. La Polizia Postale e l’Associazione Nazionale Magistrati protagoniste di un incontro promosso nell’ambito della IMPACT! al quale hanno partecipato Mariella Zambrano, presidente dell’Anm sezione di Salerno, il giudice Pietro Indinnimeo, il vicequestore aggiunto Nazaro Maisto e Roberta Manzo, responsabile della Polizia Postale – sezione di Salerno. Si tratta di tematiche che Giffoni affronta da anni e che sono confluite in un protocollo d’intesa triennale che è stato siglato lo scorso maggio tra Giffoni e l’Associazione Nazionale Magistrati e che prevede la promozione di incontri e di iniziative che si pongono l’obiettivo di fornire un sostegno ai ragazzi per un utilizzo sempre più consapevole della rete.

Il cyber bullismo, ma anche il revenge porn e la pedopornografia sono alcuni dei reati più diffusi ed è su questi che si sono concentrati i ragazzi della IMPACT! che con le loro domande hanno animato il confronto.

“Il Covid – ha spiegato l’ispettore Roberta Manzo – ha senza dubbio fatto crescere in maniera esponenziale il numero di reati informatici perché in questo periodo è stato incentivato l’utilizzo del web. Proprio per questo abbiamo come nostro modo di agire quello di andare nei luoghi del mondo giovanile per poter parlare con i ragazzi. Gffoni è uno di questi”. “Come Anm – ha spiegato la presidente della sezione di Salerno, Mariella Zambrano – ci poniamo come obiettivo un’opera di diffusione di messaggi improntati alla legalità. Lo facciamo attraverso iniziative che possano essere utili per far conoscere le dinamiche processuali. La simulazione del processo che anche a Giffoni è stata realizzata in varie occasioni rientra proprio in questo genere di attività. Voglio dire che siamo davvero contenti di essere qui perché abbiamo occasione di un confronto molto costruttivo". Le ha fatto eco il giudice Indinnimeo: “Siamo onorati di essere qui. La gioia che provo ogni volta che vengo a Giffoni è legata al fatto che viviamo momenti di grande arricchimento con voi che siete il futuro della società italiana. Le sollecitazioni che arrivano dalla sala sono di grande interesse”.

Le modalità di lavoro e la necessità di denunciare sono state affrontate dal vice questore Nazaro Maisto: “Quello che registriamo è una recrudescenza della pedopornografia. Si tratta di un fenomeno di non facile gestione. Affidarsi alla polizia postale è sempre un fatto positivo. La denuncia uno strumento che va perseguito ed utilizzato con fiducia. Registriamo sempre maggiore collaborazione da parte delle piattaforme. Alcune lo fanno in autonomia ed è da queste segnalazioni che spesso parte il nostro lavoro”.

Sul revenge porn è intervenuto poi il dottor Indinnimeo: “Il diritto all’oblio sul web – ha detto – è qualcosa di molto incerto. Quello che mi sento di dire è che è giusto vivere la sessualità in maniera intima. Mi sento di consigliarvi di viverla come fatto personale senza avvertire l’esigenza di renderla pubblica”. Le conclusioni affidate al direttore Claudio Gubitosi: “Queste tematiche – ha detto – le affrontiamo durante tutto l’anno con tantissime attività dedicate. Sono d’accordo con chi vi consiglia di limitare l’esternazione del vostro privato. I ragazzi vengono da un periodo difficile, caratterizzato da tante limitazioni. Vi do un consiglio: trovate un modo per volervi sempre più bene. E’ un fatto importante per la vostra vita”.

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