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Mercoledì, 27 Aprile 2022 14:18

La complessità della relazione uomo-natura nei primi due film di Verde Giffoni: HOLGUT di Liesbeth De Ceulaer e ANIMAL di Cyril Dion

La regista belga Liesbeth De Ceulaer: “Verde Giffoni convince i giovani a proteggere il nostro pianeta, tutti i festival dovrebbero farlo”

Al via le prime proiezioni di Verde Giffoni, l'iniziativa rivolta alla salvaguardia del pianeta e alla generazione Z in programma fino al 30 aprile. I film saranno divisi in due sezioni, “In&Out Society” e “Futura” (quest’ultima aperta al pubblico: https://bit.ly/3OiyVWh) e proveranno a fornire un quadro chiaro su ecologia, ambiente, salvaguardia dell’ecosistema e degli animali. Ben 350 i lungometraggi in preselezione, provenienti da Italia, Israele, Canada, Bolivia e Francia che il team di Giffoni ha valutato per poi selezionare i migliori da proporre al pubblico. HOLGUT di Liesbeth De Ceulaer, ha inaugurato in Sala Verde la sezione “In&Out Society”. Un documentario intenso e dinamico, un viaggio tra le viscere della terra. “È una responsabilità umana fare qualcosa per portare al centro della riflessione un tema come questo – ha spiegato la regista Liesbeth De Ceulaer, in collegamento con i giffoner -. Siamo parte di una generazione che ha ereditato un pianeta danneggiato, serve la speranza giusta. Quella che ti fa cambiare le cose, passo dopo passo”. Quale ruolo giocano gli esseri umani nel processo di estinzione? La regista belga ha esplorato con una delicata ferocia la relazione tesa e complessa tra l'uomo e il suo ambiente con una particolare cifra stilistica in cui documentario e finzione sono in continuo scambio. “Bisogna trovare un’alternativa, una concreta strada di verità – ha continuato -. Quello che sta succedendo a Giffoni dovrebbe animare ogni Festival, convincere i giovani a proteggere il nostro pianeta. Custodirlo e amarlo”. Uno scambio di riflessioni e speranze, per un dibattito ricco di nuove prospettive. In Sala Blu, invece, ANIMAL di Cyril Dion ha stupito i giffoner: i sedicenni Bella e Vipulan fanno parte di una generazione convinta che il loro futuro sia in pericolo. E nonostante abbiano espresso le loro paure, nulla intorno a loro sembra cambiare. Così decidono di intraprendere un viaggio alla scoperta di quanto sia fondamentale il rapporto tra l'uomo e le altre specie viventi. Nel documentario sono presenti le testimonianze di giuristi, come Valérie Cabanes, che si battono per il riconoscimento dei crimini contro gli animali e contro gli ecosistemi, ma anche attivisti, come Claire Nouvian, che nelle stanze del potere legislativo contrastano le lobbies.