Mercoledì, 31 Agosto 2022 15:50

Brian and Charles: dopo l'anteprima a Giffoni il film in sala dal 31 agosto

Chi non vorrebbe un migliore amico costruito su misura, che risponde perfettamente alle proprie esigenze? È quello che deve aver pensato Brian, interpretato da David Earl, comico inglese che in molti hanno apprezzato nella serie After life, mentre nel costume del robot Charles c’è Chris Hayward, con il supporto del produttore Rupert Majendie a cui si deve la distorsione vocale.

Sono loro i protagonisti di BRIAN AND CHARLES, il film distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy, che dopo l'anteprima all'edizione di #Giffoni2022 sarà nelle sale di tutta Italia il 31 agosto. Commedia dall’inconfondibile humor britannico, trae origine dall’omonimo cortometraggio del 2017 e prima ancora dallo spettacolo teatrale ideato dai due attori protagonisti che hanno poi firmato il soggetto e la sceneggiatura del film. Utilizzando gli strumenti del mockumentary si arriva così a un pubblico più ampio per raccontare le avventure nate quasi 10 anni fa ed immaginate come esibizioni nei club di stand up comedy. Un viaggio nel quale la comicità più acre degli spettacoli live si è addolcita in forma di favola moderna. Se nei live Brian aveva un'attitudine più conflittuale, nel film è diventato quello per cui il pubblico non potrà fare a meno di tifare.

La trama è avvincente. Brian, usando una vecchia lavatrice e la testa di un manichino, realizza uno strano robot che naturalmente non risponde a nessun comando. Ma nel cuore di una notte tempestosa, il robot prende magicamente vita e come Pinocchio inizia a parlare e a dimostrare curiosità verso l'ambiente che lo circonda. Ed è così che i due iniziano ad essere amici per la pelle: il robot è il perfetto antidoto alla solitudine dell’inventore. Tuttavia, man mano che il loro legame si rafforza, Charles comincia a desiderare di immergersi in quel mondo esterno a cui Brian non vuole farlo affacciare perché pieno di pericoli. Ed è qui che si innesca un gioco di intrecci e un percorso di crescita personale che porterà Brian a superare i suoi muri, le sue barriere e ad avere maggiore fiducia nei confronti del prossimo. Ma poi accadrà qualcosa di sorprendente... “Siamo partiti da una live comedy – ha raccontato il regista ai giffoner– ma poi abbiamo avvertito l'esigenza di aggiungere altri personaggi e di arricchire questa storia divertente”. Per certi versi il robot è la metafora di quello che è il tema prescelto per l'edizione di #Giffoni2022: gli invisibili. “Brian ha bisogno di colmare un vuoto – ha continuato Jim Archer – di vincere la propria solitudine e proprio questa disperazione lo spinge verso Charles, ma la tecnologia non può essere una risposta perché non può in alcun modo sostituire le relazioni umane e sarebbe bello che in particolare i più giovani lo comprendessero”.

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