Venerdì, 21 Agosto 2020 14:43

Domenico Benvenuto e la sua startup anti-Covid 19, in collaborazione con Giffoni Innovation Hub

Domenico Benvenuto ha 24 anni e da mesi sta lavorando sui processi che hanno permesso a malattie infettive, proprio come il Covid 19, di passare dagli animali all’uomo. Ecco perché, grazie anche all’aiuto di Giffoni Innovation Hub, il giovane medico è in procinto di costituire la sua startup. Un passo importante che gli potrà permettere di superare più agevolmente i soliti ostacoli della ricerca classica.

Ospite della 6a edizione della rassegna Next Generation, Benvenuto ha spiegato in cosa consiste il suo progetto: “Mi sono laureato in Medicina al Campus Bio-medico di Roma e ho lavorato negli ultimi 3 anni nell’ambito della ricerca sulla sorveglianza molecolare e sulla medicina molecolare. Abbiamo studiato molti virus ma in particolare abbiamo lavorato sul COVID-19 fin dall’inizio dell’epidemia. Partendo dal codice genetico del virus abbiamo ricostruito la proteina Spike, che è quella che permette al virus di agganciare le cellule umane e abbiamo studiato le mutazioni che gli hanno permesso il salto di specie, provocando il contagio nell’uomo“.

Da qui, qualche mese è venuta l’idea di creare, nella maniera più veloce possibile, una startup. Ma come si è arrivati a ciò? “La ricerca è stata per molto tempo ferma – ha continuato Benvenuto – Negli ultimi decenni ci siamo affidati troppo agli antibiotici già esistenti che sono sicuramente efficaci ma che hanno degli effetti collaterali anche importanti mentre i batteri si sono evoluti sviluppando meccanismi di difesa che li hanno resi spesso estremamente resistenti se non immuni. Lo stallo della ricerca di nuove forme di antibiotici ha fatto si che questi nuovi agenti patogeni riuscissero a superare vecchie difese. Ora sta a noi ricercarne di nuove. Sarà molto importante sviluppare nuovi farmaci più efficaci e con minori effetti collaterali anche e soprattutto per poter affrontare meglio le prossime epidemie“.

Benvenuto ha le idee chiare: per creare una startup vincente che possa davvero dare un supporto in questi tempi particolari, servono energie e nuove collaborazioni. “Con Giffoni Innovation Hub e con Luca Tesauro stiamo cercando di costruire l’infrastruttura necessaria per costruire questa startup – racconta – Abbiamo già individuato nel Medicon Village di Lund, che si occupa della ricerca in ambito medico e che già collabora da anni con l’Hub, un potenziale partner, tant’è che il prossimo mese saremo lì in Svezia per capire come poter unire le nostre forze e stabilire una base locale per iniziare la ricerca“.

Giffoni come un punto di partenza insomma, piattaforma ideale per dare slancio ad idee altrimenti relegate a canoni del passato. “Io credo che la forza di Giffoni sia proprio questa – conclude Benvenuto – La capacità di poter sperimentare liberamente, non senza conoscere le conseguenze ma sentendosi più liberi di fantasticare senza sentirsi condizionati da fattori esterni. Questa idea è nata per gioco, ma allo stesso tempo stiamo creando qualcosa di davvero importante in modo concreto. L’Hub è un cantiere fatto appositamente per questo, per dare un aiuto a quei giovani che fin troppo spesso risultano schiacciati dalle proprie realtà”.

Leggi anche