Venerdì, 22 Luglio 2016 17:59

Mika ai giurati del Giffoni Film Festival: "Grazie per la vostra gioia e passione"

Commosso ed entusiasta, Mika ha salutato e ringraziato il pubblico del Giffoni Film Festival per la gioia e la passione verso l’arte e il cinema. Dopo tre anni come giudice a X-Factor, il cantante è pronto a nuove esperienze professionali, ma sempre con un denominatore comune: “Ho sempre messo tutto della mia vita nelle canzoni, è stato un modo per superare momenti difficili e dolorosi. Anche se ci sono dei pubblici davanti ai quali non è sempre facile parlare di sessualità, traumi, della storia della mia famiglia. Spesso mi trovo a cantare in certi Paesi dove i temi che tratto sono vietati ma per me la musica è una terapia e una bandiera”.  A sorpresa, Mika ha confessato di aver sostenuto vari provini cinematografici: “Finora ho detto di no, ma qualche mese fa sono andato ad un casting e ai produttori è piaciuto. Un grande rischio, non so ancora cosa farò”. 

A un passo dal disco di platino per No place in heaven, Mika si è racconta ai giurati, tra una tappa e l’altra di un tour che l’ha impegnato negli scorsi 18 mesi. “Ho fatto concerti e partecipato a tanti tipi di manifestazioni, ma tra il pubblico - aggiunge - c’era sempre qualche addetto alla sicurezza armato. Mi sembra orribile che tra tanta gioia e comunione di pensieri si tema per la propria incolumità. Qui, invece, tutti festeggiano per strada, senza barriere. In questa città ho solo visto volti di giovani pieni di positività e sono senza parole. Giffoni è una bolla meravigliosa, magari tutto il mondo fosse così".

In attesa del suo one man show in quattro puntate su Rai Due a novembre, la popstar ha incoraggiato i ragazzi a inseguire l’autenticità: “Essere se stessi - dice - è un investimento sul futuro, mentre far finta di essere altro è davvero pericoloso. Avere in mente la destinazione rende il viaggio più ricco”.

A proposito di bullismo e intolleranza ha raccontato la sua partecipazione alla colonna sonora del film Un bacio di Ivan Cotroneo che ha incontrato in sala: ”L’ho visto per la prima volta in versione non definitiva e sono diventato ossessionato dall’idea di capire chi fosse colpevole nella storia, ma lo sono entrambi i due amici protagonisti perché sono animati dall’intolleranza e circondati da porte chiuse, dove ciascuno vive una vita in segreto”. Il regista ha aggiunto: “Appena ho ascoltato la canzone Hurts ho capito che il tema di come le parole possono ferire è vicino al messaggio del film. E sono grato che una persona che ammiravo da fan come Mika abbia partecipato al progetto con tale generosità”.

Il cantante, nel ricevere il Giffoni Best Talent Award, ha commentato: ”Quando condividi la tua musica sai che ha delle conseguenze su chi la ascolta e un impatto sugli altri. L’importante è proteggere l’enfant terrible dentro di noi, quello di David Bowie, di Paolo Conte, di Bjork”.

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