Domenica, 19 Luglio 2015 14:30

Il Qatar incontra Giffoni: “LA CULTURA ARMA CONTRO GLI ESTREMISMI”

«Dico spesso che il mondo è molto piccolo, ma con i social media diventa ancora più piccolo. Per cui tutto ciò che accade qui a Giffoni non appartiene solo alle persone che sono presenti, ma a tutto il mondo. E’ per questo che il ruolo di Giffoni anche per la pace internazionale è fondamentale». Lo ha dichiarato H.E. Dr. Hamad Bin Abdulaziz Al-Kuwari, Ministro della Cultura del Qatar, in visita ufficiale al Giffoni Film Festival oggi, domenica 19 luglio.

L’incontro conferma una collaborazione sempre più stretta tra il Giffoni Experience ed il Qatar, in particolare con il Doha Film Institute ed il Ajval Youth Film Festival, come ha sottolineato il direttore Claudio Gubitosi. «Quello di oggi – ha dichiarato Gubitosi - è un incontro speciale e nello stesso tempo vuole essere la conferma di un forte legame con il Qatar, ed in particolare con Doha. Le esperienze comuni di questi anni ci hanno consentito di creare un’alleanza senza forzature che ci ha permesso di sostenere la grande politica che il Governo del Qatar sta portando avanti sul terreno della cultura».

Nel corso del suo intervento a Giffoni il Ministro del Governo del Qatar si è ampiamente soffermato sulle questioni legate alla cultura della pace, all’integrazione e alla cooperazione internazionale: «La cultura – ha continuato il Ministro H.E. Dr. Hamad Bin Abdulaziz Al-Kuwari - gioca un ruolo molto importante nella mente delle persone per tutto ciò che riguarda la pace. Sono convinto che tutte le problematiche che viviamo intorno a noi siano legate ad un problema culturale. Nel momento in cui la comunità internazionale darà più importanza alla cultura, si potranno risolvere anche gli estremismi. E Giffoni è parte integrante di questa idea».

Spazio alla cultura, ai giovani, alle donne, è questo che in Qatar si sta facendo in questi anni: «Il mio Governo – ha continuato il Ministro - dà alla cultura una grande importanza. Siamo veramente orgogliosi del fatto che Doha sia diventata una delle città più importanti del mondo arabo in un tempo così breve. In questi anni abbiamo avuto dei grandi miglioramenti dal punto di vista culturale. Abbiamo investito in teatri, in musei, in ogni aspetto della cultura».

E Giffoni ha un avuto un ruolo importante in questo percorso: «Avevo sentito di Giffoni – ha dichiarato ancora l’esponente del governo del Qatar - ho letto di Giffoni, avevo incontrato due volte il mio amico Claudio Gubitosi, ma quello che ho visto è molto più importante di quello che mi aspettassi. Mi congratulo con voi. Il successo di Giffoni è una grande vittoria non solo per Giffoni, non solo per l’Italia, ma per tutta la cultura internazionale».

Il valore universale del cinema rappresenta un punto fermo in questo processo culturale: «Sono molto orgoglioso - ha dichiarato ancora il Ministro - che l’unico film festival per ragazzi si trovi a Doha e che il CEO del Doha Film Institute sia una giovane donna che si chiama Fatma Al Remaihi. Il Doha Film Institute non è stato creato solo per essere utile al Qatar, ma per tutta la regione araba e per tutta la razza umana. Il Doha Film Institute fa affidamento sulle nuove generazioni del nostro Paese, ma l’idea è di cooperare con tutta la comunità culturale. Devo dire che la collaborazione siglata con Giffoni è stata decisiva per i successi che abbiamo ottenuto. Vi assicuro che questa sinergia continuerà negli anni futuri tra i nostri due istituti, tra i nostri due Paesi».

Il Ministro H.E. Dr. Hamad Bin Abdulaziz Al-Kuwari è stato omaggiato di un pezzo unico d’arte dei Fratelli Scuotto, pregevoli interpreti della scuola partenopea.

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