Venerdì, 28 Luglio 2023 18:01

Giffoni ed il Dipartimento per le Politiche Giovanili, si rafforza la collaborazione

 #Giffoni53 segna l’avvio di una collaborazione importante, di una partnership che ha già dato i suoi primi frutti, il progetto “Impatto Giovani” che ha arricchito i contenuti di una sezione preziosa, la Impact!, quella dedicata ai temi dell’attualità e della politica, della cultura e dell’impresa fino al terzo settore.

La collaborazione è con il Dipartimento per le Politiche Giovanili, una relazione nata nei mesi scorsi che si è subito tradotta in un’azione concreta, un progetto che parte dal basso perché ha goduto di una fase di ideazione e scrittura portate avanti direttamente dai ragazzi, dalle loro idee, dal loro talento. Ne ha parlato questo pomeriggio Davide Russo, responsabile delle relazioni istituzionali di Giffoni: “In questi giorni – ha detto – con questo progetto abbiamo messo un segno e costruito strade e percorsi. Ringrazio questi giovani straordinari che lo hanno pensato e realizzato”. Sul palco il gruppo di lavoro che se ne è occupato. Tanto l’entusiasmo espresso dai ragazzi: “Sono stati nove giorni molto intensi – hanno detto – e non possiamo che ringraziarvi per questa opportunità. Lo facciamo all’interno di questa sezione di Giffoni dove ciascuno di noi ha sempre chiesto di poter parlare e di poter essere ascoltato”. Ed è quello che a Giffoni accade sempre.

Quando Gubitosi è venuto a Roma – dice Michele Sciscioli, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale – mi sono meravigliato del fatto che il Dipartimento non sostenesse un evento che rappresenta un momento di confronto che ci invidiano a livello internazionale. Ringrazio, perciò, il ministro Abodi che ci ha dato una grande spinta per una collaborazione che deve per forza di cose andare avanti. Anche a Roma è arrivata l’eco delle cose che stanno accadendo qui. Ai ragazzi dico di metterci in difficoltà perché se usiamo alcune parole, dobbiamo necessariamente assumerci delle responsabilità nei loro confronti. Vi dico: proponete e avrete certamente un riscontro. A Giffoni abbiamo detto di sì e siamo contentissimi di stare qui”.

Sciscioli ha assunto il ruolo di Capo Dipartimento dalla fine dello scorso anno: “In un Paese come l’Italia – aggiunge – che è il più anziano d’Europa ho capito che è molto faticoso occuparsi di giovani. Nel nostro Paese gli over 65 sono oltre quindici milioni. Mentre i giovani tra i 18 ed i 35 anni sono circa dieci milioni e ottocentomila. In questi numeri la rappresentazione di come possa essere difficile occuparsi di politiche giovanili anche a livello governativo”.  Serve un cambio di mentalità e anche un’azione di ringiovanimento della pubblica amministrazione, come si sta provando a fare in questi ultimi tempi.

Gli fa eco Federica Celestini Campanari, Commissario Straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù.

Questo – ha detto – è un luogo di confronto ed il confronto è il sale del nostro lavoro, è alla base di ogni processo partecipativo. Sono certa che questo è il primo passo di una collaborazione che sarà lunga e stabile. L’Agenzia Italiana per la Gioventù gestisce i capitoli dedicati ai giovani di tutti i programmi europei.  Grazie alla lungimiranza del ministro Abodi e del capo dipartimento Sciscioli abbiamo avuto un allargamento delle nostre funzioni. Siamo impegnati, tra le altre cose, su cittadinanza europea, educazione non formale, su Mediterraneo e occupazione giovanile”. Poi una raccomandazione ai ragazzi che hanno espresso in sala la rabbia per non avere spazi, anche decisionali, la frustrazione per dovere vivere in un sistema che non li comprende e non li valorizza: “Se immaginate – ha aggiunto il Commissario – che qualcuno vi dia spazio, questa è un’utopia che non si realizzerà. Più che attendere che qualcuno faccia un passo indietro, chiedete l’opportunità perché possiate fare qualche passo in avanti”.

“Dobbiamo imparare ad uscire dalla retorica dell’impegno e del disimpegno – ha detto Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale Giovani - Come pensiamo di poter parlare ai giovani se ci sono pochissimi giovani nelle nostre istituzioni? Abbiamo fatto una battaglia durissima con i partiti perché ci lasciassero spazi. I numeri sono impietosi e dicono che i giovani impegnati nelle istituzioni elettive sono pochissimi. Questi dati non denotano il disimpegno dei ragazzi rispetto alla politica, ma danno la rappresentazione di una criticità, di un problema che vive il nostro Paese. Dobbiamo stimolare il protagonismo dei ragazzi per provare a rompere queste barriere che ci impediscono di essere centrali in Italia”.

In chiusura di incontro la firma del Protocollo d’Intesa tra l’Ente Autonomo Giffoni Experience e l’Agenzia Italiana per la Gioventù affidata al presidente Pietro Rinaldi e al Commissario Straordinario Federica Celestini Campanari.  Un altro passo in avanti per una collaborazione sempre più salda e costruttiva.

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