Mercoledì, 26 Luglio 2023 13:53

Tre ragazzi adoliscenti alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la storia dell’umanità nel film in concorso DELEGATION, Generator +16

I protagonisti di questo viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la storia dell’umanità, a causa della Seconda guerra mondiale, sono tre ragazzi adolescenti. I tre studenti di un liceo israeliano, partono con la scuola per effettuare una gita scolastica in Polonia. Arrivati in quel luogo, reso tristemente famoso durante l’Olocausto, i tre giovani percepiscono tutte le emozioni, nel tornare decenni dopo quelle atroci barbarie, commesse ai danni del popolo ebraico.

Il loro viaggio all’estero, oltre a occuparsi dell’aspetto storico, approfondisce anche le loro dinamiche adolescenziali. Frisch è il tipico ragazzo timido, che deve ancora prendere consapevolezza di se stesso; poi c’è Nizza, che sogna di diventare un artista affermato ed infine, Ido, considerato il rubacuori della scuola. Il tempo che trascorreranno insieme, durante questo viaggio, li porta a fare dei ragionamenti riguardanti temi come l’amore, l’amicizia e la politica. Tutto questo ovviamente, senza dimenticare il luogo nel quale si trovano. Guardare con i propri occhi e camminare per i campi di concentramento, sarà un’esperienza che li cambia come giovani uomini.

Il regista israeliano Asaf Saban, alla sua prima direzione di un lungometraggio, si è ispirato a una storia riconducibile a un’esperienza personale legata ad un viaggio scolastico, avvenuto in Polonia quando aveva 17 anni. All’interno del film DELEGATION si mettono in mostra due tipologie di drammi: il primo, legato alla Storia e il secondo, che invece riguarda i piccoli drammi vissuti dagli adolescenti.

Presente in Sala Truffaut per rispondere alle domande dei juror della sezione Generator+16, Yoav Roeh, uno dei due produttori israeliani, a fronte dei quattro totali di origine tedesca e polacca.

Secondo quanto dichiarato dal produttore, le persone anziane, in particolar modo il personaggio del nonno, non è un sopravvissuto alle atrocità commesse dai nazisti e fascisti. Le parole che utilizza nel ricorda tali avvenimenti, sono frutto di una raccolta di testimonianza assolutamente reali, ma vissute da altre persone. L’attore che interpreta il nonno, tuttavia ha recitato anche nel capolavoro Schindler’s List del regista Steven Spielberg.

La co-produzione tra Polonia, Germania e Israele, viste le differenze rintracciabili nella loro tipologia di cultura, in realtà, hanno fornito dell’ottimo materiale, atto a produrre un film importante e che portasse alla discussione. È stato molto interessante vedere le diverse reazioni dei ragazzi con le t-shirt blu che compongono la giuria dei Generator+16, perché come viene citato anche nel film, nonostante la Storia e le storie siano note, non si è mai pronti a vivere in prima persona un’esperienza del genere. Andare personalmente in questi luoghi non è solo un viaggio, ma un’esperienza immersiva ed è impossibile non emozionarsi.

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