Martedì, 25 Luglio 2023 20:44

Edi ai giffoner: "Effetti visivi digitali, opportunità per ragazzi di talento"

C'è un mondo di opportunità nell'industria del cinema. Davanti e soprattutto dietro la macchina da presa. Parola di Francesco Grisi, ceo e founder di Edi, società leader nel mercato degli effetti visivi digitali  ospite della sesta giornata di #Giffoni53. Il professionista tratteggia contorni e contenuti nel corso del workshop con ragazzi della sezione più diciotto nella Sala Verde della Multimedia Valley. "Di solito ci si avvicina a questo settore per diventare registi, sceneggiatori e naturalmente attori" spiega. "Lavori senza dubbio di grande fascino ma che rappresentano solo una parte, la più piccola, di questo mondo. Basta soffermarsi sui titoli di coda per rendersene conto. La parte più corposa nella produzione dei film è proprio quella con i nomi di chi occupa dell'effettisca visiva digitale".  Grisi approfondisce l'argomento: "La nostra società ha centoventi dipendenti, di cui molto giovani e tante donne under trenta. Lavoriamo con persone di talento. Abbiamo tanto lavoro ma pochi talenti da ingaggiare per essere al passo con la crescente richiesta di collaborazione". Per questa ragione la Edi ha pensato di costruire una specifica compagna di comunicazione per informare e avvicinare le giovani generazioni a questa professione. Il progetto, presentato ufficialmente in anteprima al festival del cinema per ragazzi, si è sostanziato nella realizzazione di una serie di video della durata di un minuto.  A curarli la content creator Susanna Calabrese, giovane dipendente dell'Edi, anche lei presente a #Giffoni53:  "Abbiamo scelto un linguaggio dinamico e immediato per spiegare ai ragazzi questa professione, le sue radici e il suo enorme potenziale. Oggi è inimmaginabile pensare un film senza effetti visivi digitali". Nel cosiddetto segmento Vfx ci sono ben diciannove tipologie di lavoro di differenti. Alcune hanno taglio tecnico altro baricentro artistico. Si va dal 'texture artist' che dipenge come per magia le scene al 'grower', letteralmente crescitore, chiamato a fare il parrucco ai personaggi della pellicola, umani o meno. Al costumista che invece ha in cura il dress code della post produzione. Un mondo dall'alto potenziale economico eppure sommerso sul piano della conoscenza pubblica. "Ho iniziato questo mio percorso professionale  trent'anni fa" racconta Grisi. "Avevo trovato lavoro all'estero in una società di effetti visivi, settore allora molto diverso e  praticamente sconosciuto ai più. Mi capita la fortuna di andare negli Stati Uniti dove resto per un po' di tempo. Fino a quando, come una scintilla improvvisa, mi viene l'idea tornare in Italia per mettere a regime l'esperienza e le competenze maturate". Nasce così Edi, impresa di mezzo tra la testa del creativo e lo schermo piccolo e grande. Quartier general a Milano, passione e cuore sulle gambe di dipedenti di ogni parte d'Italia. "Fare questo lavoro nel nostro Paese"  conclude Grisi "signfica muoversi nella bellezza per creare bellezza. E, questa, è la cosa più bella che c'è". 

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