Lunedì, 24 Luglio 2023 12:10

La ferita dell'abbandono, la scelta di rubare e la necessità di amare: BIG SLEEP strappa gli applausi dei GENERATOR +18

 
L'amore negato, l'amore appena accennato, emozioni represse e non trasmesse per timore di non essere più in grado di amare: BIG SLEEP, il quarto film in concorso per la sezione Generator +18, è una storia di fuga e di rinunce ma anche di solidarietà e accoglienza. Tutto nasce su uno sfondo di abbandono e solitudine: ragazzi trattati come oggetti rubano per fame e perché non hanno soldi. Trovano una stella polare e non sanno riconoscerla, ritornano fragili e ricadono nel vizio. Dietro una persona ruvida e spigolosa si nasconde un cuore grande: Kiyoung scopre un ragazzo addormentato nella sua capanna. È Gilho, un adolescente in fuga dalle brutalità. Ha subito gravi violenze da parte del patrigno. "Puoi restare nella mia capanna per poco tempo e devi pulire tutto". Poi capisce: "Ce l'hai un posto dove dormire?". Gli offre vestiti e cibo. Il ragazzo accetta ma ha anche bisogno di non sentirsi subalterno, perché pure questo sarebbe subire violenza, sebbene psicologia. "Ehi, mister, mi accogli perché ti faccio pena?". La risposta è al solito ruvida ma spiazza: "Perché dovresti? Faccio più pena io. Ricordati ragazzo: Fa pena chi vuole fare pena". Una sera a cena, lo responsabilizza e lo spinge a dare il meglio: "Puoi costruirti una vita. Ce la puoi fare". Gli dice di credere in sé stessi ma poi conversando con una collega ammette: "Non lo faccio nemmeno io". È una relazione forte e sincera ("Anche io sono scappato di casa quando avevo sedici anni: era inverno e non avevo neppure il cappotto") ma che si spezza quando gli amici di Gilho irrompono in casa di Kiyoung. Infuriato, Kiyoung finisce per buttare fuori il ragazzo. Fuori da una casa, è di nuovo fuori dalle regole. C'è una denuncia per furto - uno degli amici ha rubato prima di andare via - e Gilho è nei guai, arrestato, poi rilasciato con diffida. Kiyoung cerca un riavvicinamento ma le parole del patrigno sono agghiaccianti: "Mi crea solo problemi, lo denunci alla polizia se vuole. Non so dove sia". “Ho lavorato come istruttore d’arte - spiega il regista Kim Tae-Hoon - Per molto tempo ho avuto l'opportunità di incontrare tanti giovani che hanno abbandonato la scuola, che si portano dietro situazioni di disagio che segnano inevitabilmente la loro vita. BIG SLEEP è stato, dunque, creato per i numerosi ragazzi feriti che ho incontrato sulla mia strada. È stato creato anche per gli adulti con un cuore buono e che hanno avuto il coraggio di accoglierli senza chiedere nulla in cambio". 

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