Lunedì, 14 Novembre 2022 09:43

Creatività al centro dei lavori del futuro: riflessione a tutto tondo all’evento di GIH e Cisco “Beyond Everywhere - Il futuro del lavoro ibrido e i mestieri del domani”

Una riflessione a più voci e a tutto tondo al centro dell’evento “Beyond Everywhere. Il futuro del lavoro ibrido e i mestieri del domani”, organizzato da Giffoni Innovation Hub insieme a Cisco, azienda leader nel settore del networking e con la partecipazione speciale del Prof. Domenico De Masi, Sociologo e professore emerito alla Sapienza, all’interno della Milano Digitale Week.

Un evento pensato per confrontarsi sull’interazione tra uomo e tecnologia e sulla possibilità di creare un nuovo modo di intendere e vivere il lavoro: più inclusivo e ricco di opportunità grazie all’utilizzo del digitale. Partendo dalla proiezione del cortometraggio H1 di Luigi Marmo, prodotto con il sostegno di Cisco da Giffoni Innovation Hub e presentato al Giffoni Film Festival, con argomento principale il ruolo e la centralità della tecnologia nelle vite degli uomini, successivamente Domenico De Masi, Antonino Muro, co-founder di GIH, Luca Ruju, General Manager di Giffoni Innovation Hub, Michele Dalmazzoni, Director Cisco System, Giampaolo Barozzi, SR Director HR at Cisco, Claudio Soldà, CSR & Public Affairs Director at The Adecco Group Italy, e Chiara Trombetta, Direttore progetti editoriali ed eventi di StartupItalia, hanno raccontato il proprio punto di vista.

Domenico De Masi ha descritto le nuove tecnologie come strumenti in grado di alleggerire il carico di lavoro e consentire agli esseri umani di massimizzare la qualità del tempo libero. “Ci si chiede se le tecnologie tolgono o creano lavoro – ha esordito il professore De Masi - Le tecnologie tolgono lavoro e questo è un bene perché gli esseri umani hanno cercato di produrre sempre di più lavorando sempre meno. Tutta la tecnologia serve per evitare lavori pesanti, pericolosi, noiosi. E’ un fatto benevolo e libera il tempo umano dal lavoro in modo che ci si possa dedicare ad altre cose. Il progresso consiste nel lavorare meno per far fare sempre più cose alle macchine e fare noi, ciò che le macchine non possono fare: attività di tipo creativo e affettivo”.

La creatività, come dimostra la storia di GIH, è al centro dei lavori del futuro. “Gih nasce con la mission di avvicinare i giovani al mondo del lavoro e portarli ad avere con le aziende un dialogo costante e costruttivo – ha spiegato Antonino Muro - Alla Milano Digital week, con un partner storico come Cisco, abbiamo presentato il cortometraggio che ha permesso ai Giffoners di avvicinarsi ad una big corporate realizzando sia la sceneggiatura che la produzione dello short moovie”.

Ma come garantire percorsi di formazione in grado di rendere la Gen Z protagonista del mondo del lavoro in costante cambiamento? “Giffoni – ha raccontato Luca Ruju - ha messo in piedi un polo creativo di innovazione che nasce dall’esigenza dei giffoners, che rappresentano la nostra community, di ottenere una formazione legata ai nuovi mestieri del futuro soprattutto nell’ambito delle industrie creative e culturali. Le nuove generazioni si avvicinano al Festival, che ha cinquant’anni di storia, per motivi di intrattenimento e ludici. Ma poi vogliono capire come entrare in questo mondo, come diventare registi e creators. Giffoni li supporta attraverso percorsi di formazione grazie alla nostra Business Unit Academy, Lo fa mettendoli alla prova con le aziende. Aziende che danno dei brief che vengono portati nelle Accademy e da lì inizia un percorso di formazione. Molti membri della community sono interessati a diventare imprenditori. Per questo portano da noi idee imprenditoriali, sempre legate al mondo delle industrie creative, e noi li supportiamo con un percorso di accelerazione”.

La voce delle Aziende: cultura, competenze e creatività per essere protagonisti. “L’Italia è sempre stata una nazione di grandi innovatori, designers e creativi e continuiamo ad esserlo – ha ricordato Giampaolo Barozzi -. La nostra capacità di adattamento, la nostra fantasia, le nostre competenze, la cultura che scorre nelle nostre vene sono il punto di partenza per essere i numeri uno nei mestieri del futuro. Non dobbiamo fare altro che guardare alla nostra storia, riconoscere le nostre qualità, formarci e lavorare nell’intersezione tra arte, tecnologia, filosofia e umanesimo. Siamo sempre stati grandi in questo, dobbiamo continuare”.

Ma cosa chiedono le nuove generazioni? A rispondere è Claudio Soldà. “I ragazzi di oggi hanno un’aspettativa rispetto al mondo del lavoro diversa dalla nostra - ha evidenziato Soldà -. Ambiente di lavoro inclusivo, equità, rispetto della diversità e il riconoscimento del merito e delle competenze acquisite. Adecco costruisce percorsi di avvicinamento dei giovani attraverso diversi contest come ‘Ceo for one mounth’ in cui chiediamo ai giovani di partecipare a percorsi con prove diverse e diventare amministratore delegato per un mese o Ceo per un mese a livello globale. Il percorso dura mesi e fa riferimento a modelli a cui fanno riferimento le nuove generazioni”.

Durante “Beyond Everywhere. Il futuro del lavoro ibrido e i mestieri del domani” gli ospiti hanno avuto l’opportunità di accedere anche all’area VR, grazie all’experience offerta da Cultura Immersiva, startup che valorizza il patrimonio culturale italiano attraverso esperienze VR, per provare in prima persona le potenzialità della realtà aumentata.