Venerdì, 19 Luglio 2019 21:10

Welcome Day: arrivano i Dreamers di Next Generation 2019

Ben 6 nazioni, 35 talenti, 4 challenges in partnership con importanti brand e fondazioni internazionali: sono questi i numeri del Dream Team 2019. Giunto alla quinta edizione, il Dream Team è la community di giovani talenti dell’innovazione digitale e culturale selezionati e formati da Giffoni Innovation Hub. Durante i nove giorni di Giffoni Experience, i dreamers vivono un percorso di formazione pratico ed esperienziale e lavorano insieme all’ideazione e realizzazione di progetti innovativi nel campo delle industrie creative, culturali, della social innovation e della digital education. Quest’anno, i ragazzi sono suddivisi in quattro gruppi per sviluppare altrettanti progetti in collaborazione con Fondazione IBM, Telethon, Gruppo Toyota Motor Italia e Google

«Mi sono innamorata di Giffoni. Adoro avvicinarmi ai giovani. Conoscevo da tempo questa realtà e oggi sono davvero onorata di poter collaborare – ha dichiarato Flora Ferrara, direttrice della Fondazione Ibm Italia – Il mondo nerd non può comprendere le donne? E chi l’ha detto? Abbiamo avuto circa 10mila ragazze nei nostri laboratori, dove viene insegnato ad istruire l’Intelligenza Artificiale. In futuro creeremo un nuovo modello avanzato di chatbot che possa sostituire la figura umana».

Far comprendere ai più piccoli i problemi di chi è affetto da malattie rare e il valore della ricerca per combatterle è l’obiettivo con cui è presente a Giffoni Telethon. «Il progetto che avevamo in mente è quello di una valigetta piena di medicinali per far capire concretamente ad un bambino quello che prova il compagno di banco affetto da malattie rare – ha spiegato Flavia Barboni della Fondazione Telethon – Per questo sono qui, perché quale posto migliore di Giffoni per avere degli spunti di creatività che possano facilitarci nel compito comunicativo? Il nostro obiettivo è quello di far comprendere, partendo dai bambini, i problemi e i bisogni degli oltre 600mila bambini in Italia, 3 milioni in Europa e 250milioni nel mondo affetti da malattie genetiche rare. L’asset della comunicazione è fondamentale. Andiamo nelle scuole e raccontiamo quali sono questi tipo di problemi. Nella maggio parte dei casi si tratta di bambini che a causa della malattia non riescono a crescere. Serve la ricerca, fatta in un certo modo».

Giffoni come occasione di sviluppo delle idee. Ne è convinta Elena Galletti, Innovation manager di Joint Innovation Hub, responsabile del progetto Generazione Giffoni: «Per me questo è il primo anno qui. Da innovation manager – ha raccontato – mi sono innamorata di Giffoni Innovation Hub, un’occasione per mettere a punto, insieme a dei talenti, delle idee lavorative. Ogni anno qui vengono lanciati progetti interessanti e noi quest’anno vogliamo promuovere una challenge Generazione Giffoni. A noi interessa dare una rappresentazione il più precisa possibile dei giovani Giffoners approfittando della full immersion cinematografica, tecnologica ed innovativa che il festival offre».

«Spero ci sia l’opportunità di lavorare con voi anche nei prossimi mesi. Sono convinto che il Sud – ha affermato infine Jacopo D'Andria, del gruppo Toyota Motor Italia –  abbia ricchezze incredibili e penso debba essere utilizzato in termini di patrimonio come i giovani che abbiamo in sala. Studiare in posti come le nostre regioni significa avvicinarsi ad una cultura millenaria. Penso che l’idea di Giffoni sia vincente ma non deve restare nel circuito di Salerno. Per Toyota l’obiettivo non è dare solo formazione tradizionale, ma anche ricerca e sviluppo. Sento di avere la responsabilità di condividere col Dream Team la mobilità sostenibile per divulgare anche tra i giovani la tecnologia ibrida. È questo il tema che andremo ad approfondire».

Ogni membro del Dream Team ha un background disciplinare diverso: quest’anno ci sono Big data scientists, esperti di Realtà Virtuale e Intelligenza Artificiale, designers, studiosi di filosofia, video-makers e appassionati di comunicazione digitale provenienti da India, Nigeria, Colombia, Germania, Slovacchia e Italia. La forza del Team sono proprio la condivisione e la contaminazione: un mix di prospettive, ambizioni e skill specifiche per vincere tutte le sfide dell’innovazione.

I membri del Dream Team sono arrivati a Giffoni Valle Piana carichi di ambizioni, motivazioni e aspettative. «Mi aspetto una full immersion in una fucina di idee e spero di poter dare il mio contributo creativo: mi occupo di copy-writing e vorrei trasmettere la mia passione per la comunicazione a tutti i membri del Team» ha detto Simona Longobardi, 23 anni, prima esperienza a Giffoni. Prima volta anche per Davide Mastricci, 25 anni: «Arrivo a Giffoni con il sogno di entrare in contatto con ragazzi che hanno un background diverso dal mio e provengono da culture diverse: attraverso il confronto ed il brainstorming possiamo fare grandi cose». Tra i membri del Dream Team ci sono anche alcuni “veterani”, come Flavia Rizza, 20 anni, alla sua seconda partecipazione: «Iniziare questo nuovo percorso mi carica di emozione perché so già che sarà una bellissima esperienza e spero di riuscire a dare il mio supporto ai ragazzi che sono qui per la prima volta: siamo un Team, dobbiamo lavorare di squadra».

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