Giovedì, 21 Luglio 2022 18:13

#Giffoni2022 celebra i 40 anni dell’eterna favola di E.T. e la magia di Rambaldi

Esorcizzare le paure per far posto ai sogni, all’istinto, alla fantasia. Dei piccoli e dei grandi. Aprirsi all’altro senza la paura di imbattersi in un nemico ma con la speranza e la voglia di scoprire un amico e unirsi in un legame che superi la diversità. Lungo il solco tracciato da questa 52esima edizione del Festival nel segno degli Invisibili, ha trovato posto l’evento speciale che celebra con una proiezione i 40 anni del film E.T. – L’extraterreste di Steven Spielberg e omaggia il maestro degli effetti speciali Carlo Rambaldi con l’esposizione del calco originale del volto del suo leggendario protagonista.

Stupore, entusiasmo ed emozione hanno inondato i giffoner presenti nella Sala Lumiere alla vista del simpatico alieno che tutti conosciamo, quell’ominide basso dagli occhi grandi e dolci, dal busto rigonfio e dal collo telescopico, con i piedi enormi e l’andatura caracollante. Quanti hanno sognato di attraversare il cielo in sella ad una bicicletta volante con la luna piena che fa da sfondo, come fosse un quadro? Quanti si sono commossi quando, in una delle scene iconiche del film, E.T. salutando il suo piccolo amico diceva “Io sarò sempre qui”?

Dal volto e dalle parole dei giurati trapelano ricordi d’infanzia che accarezzano il cuore e il sogno di un’amicizia capace di resistere al tempo. A confermalo è la giovane Roberta che racconta: “Vidi E.T per la prima volta da piccola ed è stato il film che mi ha fatto venire voglia di imparare ad andare in bicicletta e, per sentirmi come il piccolo Elliot, adoravo portare con me qualcosa da mettere nel cestino anche se dovevo uscire solo per una semplice passeggiata”. Timore misto a stupore è quello che ha provato Luca: “Da piccolo ho provato emozioni contrastanti nel vedere il film, ricordo che dopo una iniziale paura, ne rimasi positivamente colpito. L’amicizia, il legame che si crea con il protagonista mi ha lasciato senza parole”. La naturale comprensione della diversità e l’esaltazione del valore dell’inclusione, temi da sempre cari al Festival, hanno colpito Gaia che nell’attesa di rivedere uno dei suoi film preferiti ha rivelato: “Sarebbe bello poter immaginare un mondo in cui l’altro non venga percepito con diffidenza o indifferenza. E.T mi ha insegnato un valore indiscutibile, quello della solidarietà”. Giffoni, che il maestro Rambaldi scelse come casa artistica per le sue creazioni e i suoi prototipi, custodisce la magia e l’incanto di una storia lunga quarant’anni.

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