Film Edizione 2023

EDIPO RE

È una tragedia di Sofocle reinventata alla luce di Freud, il primo film dove Pasolini si misura con il Mito classico, per evocare, in modo visionario e onirico, la propria autobiografia. Con l’apporto del geniale Danilo Donati, il poeta-regista cala la storia di Edipo in una dimensione barbarica e allucinata, dove i paesaggi desertici del Marocco si contrappongono al bellissimo, dolente prologo friulano (impaginato come un film muto) e all’epilogo atemporale a Bologna e Milano. Il cast di interpreti quanto mai eterogeneo - Franco Citti, Silvana Mangano, Carmelo Bene, Julian Beck, Alida Valli - appare in sorprendente armonia con la rêverie pasoliniana. (Roberto Chiesi)
Restaurato in 4K nel 2021 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Compass Film e Istituto Luce-Cinecittà presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il sostegno del Ministero della cultura. Grading supervisionato da Luca Bigazzi

Categoria Fuori concorso
Sezione Rassegna "Scritto e diretto da Pier Paolo"
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1967
Durata 104'
Nazionalità Italia
Regia di Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura Pier Paolo Pasolini
Tratto da Edipo Re di Sofocle
Fotografia Giuseppe Ruzzolini
Montaggio Nino Baragli
Scenografia Luigi Scaccianoce
Costumi Danilo Donati
Trucco Giulio Natalucci,
Goffredo Rocchetti
Musiche Pier Paolo Pasolini
Interpreti principali Silvana Mangano,
Franco Citti,
Alida Valli,
Carmelo Bene,
Julian Beck,
Luciano Bartoli,
Francesco Leonetti,
Ahmed Belhachmi,
Giovanni Ivan Scratuglia,
Giandomenico Davoli,
Ninetto Davoli
Prodotto da Alfredo Bini
Produzione Arco Film, Somafis

 

PIER PAOLO PASOLINIPier Paolo Pasolini 

A poco più di 100 anni dalla sua nascita, avvenuta il 5 marzo 1922, celebriamo il poeta-regista attraverso una selezione dei suoi capolavori in versione restaurata. 
“Pasolini ha avuto la forza di trovare, fin dalla prima inquadratura della sua opera prima, una propria lingua cinematografica, la sperimentazione come metodo di lavoro continuo, la necessità di rimettersi costantemente in discussione. Accattone sembra distare quattro decenni da Salò; in mezzo ci sono le borgate romane, la riscrittura del documentario, Il Vangelo secondo Matteo, Uccellacci e uccellini, i film sulla borghesia, la reinvenzione della classicità, la Trilogia della vita… La scoperta di Citti e di Davoli, e poi Totò, Magnani e Mangano, a cui offre ruoli unici e inediti, un nuovo modo di usare la musica, luoghi che il cinema non aveva mai saputo guardare, da Matera a Sana’a ai resti della classicità, un cinema di poesia che è anche, sempre, un cinema politico, civile, che affronta i grandi nodi della modernità. Un cineasta condannato, insultato, imbrattato dal primo all’ultimo film, oggi unanimemente riconosciuto come l’artista che ha capito, con decenni d’anticipo, il genocidio culturale che si stava realizzando davanti al silenzio di tutti.” (Gian Luca Farinelli)

“Il film è una proiezione in parte autobiografica. Ho girato il prologo in Lombardia, per evocare la mia infanzia in Friuli, dove mio padre è stato ufficiale, e l’epilogo, o piuttosto il ritorno di Edipo poeta, a Bologna, dove ho cominciato a scrivere poesie. Lì mi sono trovato integrato nella società borghese; allora credevo di essere un poeta di questo mondo, come se questo mondo fosse stato assoluto, unico, come se le divisioni di classe non fossero mai esistite. Credevo nell’assolutezza del mondo borghese. Con il disincanto, Edipo fugge dunque il mondo borghese e affonda sempre più nel mondo popolare, dei lavoratori. Egli canta non più per la borghesia ma per la classe degli sfruttati. Da qui questo lungo itinerario verso le fabbriche. Dove l’attende un altro disincanto, probabilmente…”
(Il Sogno del Centauro, a cura di Jean Duflot, pp. 107–8.)

 

production/produzione
Arco Film,
Somafis

distribution/distribuzione
Euro International Films

festival contact
Cineteca di Bologna
(Italy/Italia)
www.cinetecadibologna.it