Domenica, 25 Luglio 2021 16:47

Algor, a Giffoni presentata l'app rivolta a studenti che soffrono di disturbi dell'apprendimento

Un'idea che migliora la vita e che ha dentro di sé un pezzo di Giffoni. Si chiama Algor (https://www.algoreducation.com/) la prima web app rivolta agli studenti che soffrono di disturbi dell'apprendimento realizzata da sei ventenni universitari del Politecnico di Torino, tra cui un giffoner di lungo corso figlio di questa terra di nome Giovanni Cioffi. L'utente ha la possibilità di creare mappe concettuali in modo automatico: basta incollare un testo all'interno di un box, sulla piattaforma dedicata, e attendere che l'algoritmo ne faccia una sintesi schematica. Fondamentale per il suo sviluppo la collaborazione con l'Associazione Italiana Dislessia.

"Ringrazio il direttore Gubitosi per averci invitato a raccontare la nostra storia -ha esordito Cioffi davanti ai ragazzi della IMPACT!, per molti anni anche la sua sezione al Festival-. Algor è innanzitutto una start up ad alto impatto sociale che si muove nel campo dell'intelligenza artificiale. Esistono barriere che possiamo e dobbiamo abbattere attraverso le straordinarie potenzialità degli strumenti del tempo presente. La dislessia è molto diffusa nel mondo e anche nel nostro Paese. Ufficialmente sono due milioni le persone che ne soffrono ma due italiani su dieci hanno problemi di questo tipo. Le criticità producono effetti sul piano personale, relazionale e professionale. Con questa applicazione vogliamo offrire uno strumento per favorire il processo di apprendimento e renderlo autonomo. Migliorerà la vita delle persone".

Nella Sala Blu della Multimedia Valley c'è l'intero team di Algor. Mauro Musarra, ceo e ideatore dell'app, Matteo Tarantino (It director), Fabio Frattin, Antonino Geraci, Emanuele Gusso (software developer). E naturalmente il business developer Giovanni Cioffi. L'applicazione è destinata in particolare agli studenti e al mondo della scuola. "L'idea -ha raccontato Musarra- mi è venuta partecipando a una challenge del Politecnico di Torino per la risoluzione di problemi con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Attraverso dei sondaggi sono riuscito a raccogliere la disperata richiesta di aiuto di genitori e insegnanti. Siamo partiti con un budget di appena trecento euro e adesso, a settembre, ci apprestiamo a ricevere un investimento corposo". Competenza. Determinazione. Coraggio. Creatività. E naturalmente un pizzico di fortuna. Ma il vero segreto del successo si chiama gioco di squadra.

"Il team è decisivo -ha affermato Musarra-. Siamo in sei e abbiamo professionalità trasversali. Tra di noi c'è fiducia e rispetto. Ci sentiamo tutti protagonisti di una grande avventura imprenditoriale e di vita. Da solo non puoi arrivare lontano. Avviare una impresa non è certamente facile ma non bisogna preoccuparsi più di tanto per la mancanza di risorse economiche. Se il prodotto è valido gli investitori si trovano. Avvicinatevi ai cosiddetti Incubatori territoriali. Noi abbiamo fatto così". Il valore delle relazioni appartiene al codice genetico dello stesso Giffoni. È una sua cifra identitaria. "Giffoni -ha concluso Cioffi- è un luogo fantastico che dà l'opportunità di costruire ed esprimere il proprio talento liberamente. Sono felice e orgoglioso di farne parte. Essere giovani in Italia non è facile. A Giffoni lo è".

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