Venerdì, 14 Luglio 2017 11:04

ECOFOODFERTILITY incontra i giovani di Giffoni Masterclass

Sabato 15 luglio nell’Antica Ramiera di Giffoni Val di Piana, alle ore 10.30 il Dott. Luigi Montano, UroAndrologo, Presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana, terrà un incontro con il pubblico di Giffoni Masterclass sul progetto di ricerca di cui è coordinatore: “ECOFOODFERTILITY” (www.ecofoodfertility.it). Un'iniziativa la cui attenzione prioritaria è rivolta ai fattori di rischio ambientali, alimentari e dello stile di vita che minacciano in maniera sempre più importante non solo la salute riproduttiva, i cui indici di fertilità nei paesi occidentali sono in costante calo, in particolare nel Sud Italia, ma l’aspettativa di vita sana delle generazioni attuali e di quelle future, considerando la stessa fertilità un indicatore importante di salute generale.

Il progetto di ricerca è nato per rispondere ad un’esigenza di verità e protezione di quell’area di crisi ambientale e sanitaria della Campania tristemente nota come “Terra dei Fuochi” e si sta estendendo in diverse aree ambientali critiche d’Italia e d’Europa. L'obiettivo è proporre un nuovo modello per la valutazione dell’impatto ambientale sulla salute umana e per la prevenzione primaria nelle aree a rischio. Il principio su cui si basa è semplice: gli spermatozoi sono cellule sensibilissime agli stress endogeni ed esogeni, per cui il “Seme Sentinella” rappresenta un indicatore principale di “salute ambientale”. L’intervento previsto è particolarmente importante perché si rivolge al pubblico giovane di Giffoni affinchè riconosca i rischi, invitando a difendere la fertilità, soprattutto nella fase più vulnerabile quale è l’età adolescenziale, dove le modificazioni biologiche e comportamentali la rendono un’importante finestra espositiva. La fertilità è vista, quindi, come presidio di prevenzione primaria e “ante-primaria” non solo per le patologie riproduttive, ma anche per quelle cronico-degenerative, dall’ipertensione al cancro, che interessano l’adulto nella generazione presente ed in quelle future, considerando per queste ultime le recentissime evidenze scientifiche (epigenetica) sulla trasmissibilità ai figli delle patologie, in particolare, per via paterna. La ricerca, oltre che per l’innovazione scientifica, per le modalità di avvio e conduzione, per la concreta rispondenza ai bisogni del territorio, da cui prende linfa e per la Rete per la Salvaguardia Ambientale e Riproduttiva (R.E.S.A.R.) che sta creando fra clinici, ricercatori, scuole, imprese agricole del biologico nei territori dove si attua, si configura anche come un modello di innovazione sociale nel solco della sostenibilità.

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