Venerdì, 28 Luglio 2023 20:00

Legnini: "Serve codice della ricostruzione. Giovani generazioni hanno diritto a vivere in un ambiente sano, sostenibile e sicuro"

Da ragazzo era partito da Roccamontepiano, piccolo comune dell'Abruzzo dove abitava, per dare un mano alla popolazione dell'Irpinia colpita dal terremoto nel 1980. Come volontario. Adesso invece Giovanni Legnini, giurista di sessantaquattro anni già vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, è tornato in Campania come commissario straordinario di governo per gli interventi sull'isola di Ischia post sisma. La sua presenza a #Giffoni53 lascia immediatamente il segno: "Di quella drammatica stagione" esordisce davanti alle ragazze e ai ragazzi della sezione Impact nella sala Blu della Multimedia Valley "ricordo ancora la frase del presidente Pertini e il titolo del quotidiano il Mattino: Fate presto. Purtroppo" aggiunge "il nostro paese ha imparato negli anni a fare presto solo dopo le catastrofe naturali, nella risposta alle emergenze con norme e regole adeguate e dotandosi di un assetto istituzionale per l'intervento della protezione civile. Non ha invece ancora imparato a fare presto nelle ricostruzioni". Sul fronte (scoperto) Legnini ha le idee chiare: "L'Italia si deve munire di un codice della ricostruzione, di una legislazione stabile ampia e dettagliata. Se ogni volta bisogna individuare la procedura giusta, formare le persone e strutturare gli uffici le lungaggini diventano inevitabili. All'Aquila e nel centro Italia ci sono voluti anni per partire con la ricostruzione. Stesso discorso per Ischia. Serve una riforma incisiva. Non possiamo affidarci al caso e ai cicli politici. Chi ne fa le spese sono i cittadini". Legnini ammette che a Ischia la situazione è "complicata" perché "negli anni si è costruito troppo e là dove non si doveva costruire. Nessuno è in mezzo a una strada ma si viaggia con ritardo. La decisione più difficile da prendere" confida  "è stata l'evacuazione, per ragioni di sicurezza, anche di chi viveva nelle case non colpite dalla frana. Ce lo hanno indicato come necessario gli esperti". Fondamentale, anche nel caso del sisma che ha colpito l'isola della Campania, la solidarietà orizzontale: "I primi a prestare soccorso, a spalare il fango sono stati i  cittadini e in particolare i ragazzi ischitani" annota Legnini che esprime soddisfazione per il sostegno di tutta la filiera istituzionale, dal governo centrale alle amministrazioni locali. "Voglio ringraziare soprattutto la Regione Campania e in particolare il vicepresidente Fulvio Bonivotacola" dice rivolgendosi alla prima fila della platea dove è seduto proprio il numero due di Palazzo Santa Lucia. Poi un passaggio sul dissesto idrogeologico: "La velocità degli eventi - consumo del suolo e cambiamento climatico- hanno reso improrogabile un investimento corposo e deciso. Un investimento per la cura del territorio, si potrebbe dire per la cura del Creato prendendo in prestito una espressione utilizzata da papa Francesco nell'enciclica Laudato sii". 

Carla, giffoner poco piùche ventenne, prende la parola: "Abito in una cittadina della provincia di Matera colpita da una frana dieci anni fa. Da allora ancora si parla di riaprire le strade. È difficile così avere fiducia nello stato". La risposta di Legnini è senza filtri retorici. Autentica: "Per recuperarla bisogna evitare ritardi insopportabili. Serve prevenzione prima ancora che ricostruzione. Mi auguro" conclude "che il Pnrr posso essere uno strumento utile a recuperare questa fiducia. Voi giovani avete diritto di vivere in un ambiente sano, sostenibile, sicuro". 

Leggi anche