Venerdì, 28 Luglio 2023 18:21

Bisotti ai Giffoner: "Rimanete fedeli a voi stessi, non andate mai 'controcuore'"

È un incontro ricco di emozione quello dello scrittore Massimo Bisotti (e della sua cagnolina Macha) con i giffoner della Impact!. Un incontro organizzato con Libri sottolineati, una community che ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla lettura e utilizzando strumenti i social network e gli aforismi che spesso attraverso di essi vengono veicolati.

Bisotti si racconta ai ragazzi a cuore aperto e loro fanno altrettanto con lui. “Grazie per lo spazio e il tempo che mi state dedicando, la vita è reciprocità”, dice. Sottolineando che “tutte le vostre storie e le vostre vite sono potenzialmente un romanzo”. E si lascia andare a un abbraccio con un giffoner che, commosso, racconta la sua, di storia: “Grazie a persone come te, leggendo libri, mi sono riscattato, io che ero deriso perché non sapevo parlare”.

Diversi gli argomenti affrontati, tra i quali i social, le loro potenzialità e i loro limiti, il modo in cui sono cambiati: “Credo che i social siano molto cambiati – dice – Oggi si scrollano i video con rapidità, non ci si sofferma più. E invece anche dietro una frase può esserci una storia, un perché”. Nel parlare di come spesso sui social si raccontino le proprie “fragilità e debolezze” e ci si esponga al giudizio degli altri, racconta: “Io ho iniziato a usare i social nel 2008, sono passati molti anni – ricorda – Un uomo che parla e parlava d’amore era anche un po’ deriso. Ma le nostre fragilità messe a nudo spesso disinnescano la cattiveria e la possibilità di essere feriti. Se lo facessimo tutti ci sarebbe più collaborazione e meno competizione”. Lo scrittore racconta di essere “stato molto criticato. Mi è stato detto che scrivevo cose banali”. E ancora: “Io ho subìto molto snobismo. Ma – continua - spesso si critica ma non si apprezza quello che c’è dietro”. Ed esclama: “Ci possono essere cose che non ci piacciono ma snobbarle non ci rende migliori”. Poi ammette: “Per me non è importante prendere premi e riconoscimenti, a me interessano cose queste”, dice riferendosi all’affetto della sala. Quindi, lo sprone ai ragazzi: “Non abbiate paura di condividere le vostre emozioni”.

Non manca, dunque, un riferimento alla sua filosofia del “Mai controcuore”: “È molto importante seguire le nostre passioni”, esclama. E spiega che “essere una persona di successo non vuol dire avere fama, che spesso è effimera, ma guardarsi allo specchio e capire che non si è poi tanto male”. Naturalmente, “si devono accettare i nostri limiti oggettivi ma – insiste - bisogna inseguire profondamente e fino in fondo la nostra passione: è questo che ci rende persone di successo”.

Diversi gli sputi di riflessione e le massime consegnate ai ragazzi: “Un libro, quando all’interno contiene un’emozione che ci rappresenta, regalato a un altro essere umano è come il regalo di una parte di noi”. E ancora: “Noi spesso fuggiamo dalle verità un po’ scomode, ma fino a quando le chiudiamo in un cassetto poi ci troviamo di fronte allo stesso dolore”. Quindi, l’elogio della psicologia: “Io credo molto nella psicologia, mi ha salvato”.

Non manca, infine, una riflessione sulla parola “indispensabile”, tema di #Giffoni53: “La parola indispensabile applicata a una storia d’amore potrebbe far pensare a una dipendenza – riflette - L’amore sano è voglia e non necessità”. Bisotti, però, rivaluta la parola “bisogno”. Perché, dice, “credo che noi abbiamo bisogno degli altri. Dobbiamo togliere il tabù nell’usare la parola bisogno. È sbagliato”.

L’esortazione finale ai ragazzi è chiara e parte dalla propria esperienza: “Ho rinunciato a molte cose poco edificanti per rimanere fedele a me stesso”, racconta. E invita tutti a “cercare di rimanere fedeli a sé stessi e alle cose che vogliamo”.

Leggi anche