Giovedì, 27 Luglio 2023 18:20

Ludovico Clemente incontra i giurati di Workshop

Ottavo appuntamento per la sezione Workshop+18, l’area di #Giffoni53 che intende valorizzare i nuovi talenti del settore cinematografico proponendo appuntamenti con i maestri dell’ambiente. L’ospite di oggi è Ludovico Clemente, compositore per eventi e spettacoli di scala mondiale con un’esperienza decennale nel settore. Clemente ha curato le colonne sonore per brand e organizzazioni come la UEFA, Formula 1, Maserati, Ferrari, Barcelona FC, Balich Wonder Studio, Filmmaster e molti altri. Tra le sue composizioni più note, quelle per la cerimonia di apertura di UEFA Euro2020 a Roma, della XXX Universiade a Napoli e di apertura e chiusura di Expo2015 a Milan. Nell’incontro con i ragazzi, Ludovico Clemente ha spaziato dall’amore per il cinema e i grandi maestri che lo hanno ispirato – Ennio Morricone, John Williams, Danny Elfman e Hans Zimmer per citare i più noti – al processo creativo che accompagna una sua creazione: “Ascoltare e ascoltare” risponde Clemente a un giurato che chiede consigli per chi volesse entrare nel settore “in un pezzo cerco di sentire tutto quello che mi piace per poi cercare di replicarlo. È una questione di ascolto attivo, una pratica che, ad esempio, era propria di Avicii. L’altro consiglio è ovviamente quello di studiare: sono tante le scuole di produzione e composizione, tutte hanno la possibilità di insegnare in modi diversi, personalmente l’approccio che preferisco è quello in cui ti insegnano ad essere te stesso. Variare è un’altra caratteristica fondamentale, ascoltare colonne sonore e poi canzoni pop, così come altro, questo ti permette di sviluppare la tua voce.” Un’altra caratteristica fondamentale del lavoro di Clemente è il fenomeno delle inferenze: “quella cosa per cui ascoltando un brano associ le note a un concetto, ascolti e sai già di cosa si sta parlando. Wagner da un senso di grandezza, quando lo si ascolta al cinema sai che quella scena ha un senso solenne. Un esempio pratico è quello di John Williams che per la colonna sonora di Guerre Stellari usa il timbro di grandi compositori del passato e lo si nota nell’utilizzo della fanfara che, nella musica classica come nel film di Lucas, evoca un senso di potenza.” Dopo aver mostrato un esempio di questo concetto attraverso una breve clip di uno dei suoi lavori più recenti, il compositore ha salutato i ragazzi con un gioco che li ha visti coinvolti in prima persona: i giffoner hanno dovuto indovinare quale, tra le quattro colonne sonore editate, fosse l’originale durante una delle celebri scene di Shining di Stanley Kubrick. Un gioco che ha divertito, ma che ha anche insegnato ai ragazzi quanto la musica, e a volte il silenzio, possa cambiare un film.

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