Domenica, 23 Luglio 2023 15:40

Continuano le attività FAMI, immigrazione in musica al laboratorio musicale

Il FAMI è uno strumento finanziario istituito dal Ministero dell’Interno che l'Europa offre agli Stati membri per migliorare la gestione dei flussi migratori, dall'Asilo, all'Integrazione sociale, fino al Rimpatrio nei Paesi d’origine.

Durante l’attività di questa mattina i ragazzi, di diverse età e a gruppi alterni, si sono avvicinati, grazie all’aiuto di Massimiliano D’Alessandro, musicista di Salerno con anni di esperienza, all’arte della composizione, musica e testi che avessero come centro il tema dell’immigrazione.

C’e chi suonava già qualche strumento come violoncello, pianoforte, batteria, chitarra elettrica, e ha dato il suo contributo nella creazione della melodia. Chi invece, già narratore di indole, ha usato la sua abilità con le parole per mettere su carta testi importanti che fossero d’ispirazione non solo ai partecipanti, ma anche agli adulti presenti.

«La Baia del silenzio è il titolo della nostra canzone pop-trap — spiega Valentina 16 anni di Milano - ed è una metafora per raccontare di come gli immigrati molto spesso sono costretti a stare in silenzio. Per il testo abbiamo cercato di rappresentare una scena. Abbiamo immaginato una folla di persone che non vogliono immigrati nel loro paese, un politico che manipola questa folla, e nel ritornello, invece, abbiamo dato voce agli immigrati che a questa folla e a questi politici pongono delle domande».

Uno scenario, quello rappresentato da questi brani, che si inserisce perfettamente nei principi del FAMI che  in Italia si impegna ad investire in iniziative che aiutino a far fronte a situazioni di pressione migratoria in modo solidale, per conseguire l'obiettivo dell'UE di realizzare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

 

«Non mi aspettavo un’esperienza del genere con i ragazzi - racconta Massimiliano d’Alessandro - Si è creato da subito un rapporto molto empatico e ho capito che i ragazzi di questa età con la loro cultura, se guidati bene, non sono da meno a produttori e musicisti affermati. E’ stata un’esperienza davvero formativa dove sono nati dei testi inaspettati. La mia preoccupazione iniziale era come includere a coinvolgere i ragazzi che non provenivano da una scuola musicale. In realtà poi si sono integrati benissimo fra di loro e sono riusciti a produrre canzoni meravigliose».

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