Domenica, 23 Luglio 2023 15:34

Daniele Davì e la sua vita tra social, cinema e futuro: «Venire a Giffoni, un desiderio esaudito»

 Ancora ospiti per il team Comix durante Giffoni53. Questa volta – dopo l’incontro con Luciano Spinelli – protagonista è Daniele Davì. Il tiktoker powered by COMIX incontra i giovani del festival con ironia e originalità.

Classe 2000, arrivato su YouTube nel 2017, i suoi social sono seguiti da oltre 2 milioni di follower. Il cinema e la recitazione sono le sue più grandi passioni che lo hanno portato a frequentare il Centro Sperimentale di Milano. È anche approdato in libreria con il suo romanzo “Dove cade il cielo” (Fabbri Editore). La storia on the road di tre giovani – Leonardo, Medea, e Giulio – una pazzesca, indimenticabile avventura fatta di lacrime e risate, motel scassati e paesaggi mozzafiato, non detti, desideri e abbracci spezzati. Un viaggio per l’Italia che si trasforma in un viaggio dentro ognuno di loro, tra i nodi più oscuri del passato e i mille colori di un futuro in cui ogni sogno è possibile. E proprio della sua avventura editoriale ha parlato il giovane influencer.

«Il mio libro è stato un capitolo molto forte, c’era una parte di me in ognuno dei tre personaggi. Mi ha riempito l’anima – ha detto Davì mentre incontrava i giffoner in Sala Truffaut – Al momento non ho in programma un altro libro, ma nel lungo periodo ho altre cose da dire ed essere sull’agenda Comix è forte, mi ha fatto un certo effetto». Poi ha spiegato il suo rapporto con il mondo del digitale, del cinema e della tv. «Ho cominciato sui social con un’amica, avevo scommesso su un bel voto in una verifica, che poi è arrivato. È partito tutto da lì. Il social dove preferisco mettere i contenuti sono sia TikTok che Instagram. TikTok è più creativo, Instagram più quotidiano. I video recitati sono ciò che ho da dire, sono il linguaggio più idoneo per parlare alla gente. Osservo quello che vedo in giro, sul mio bloke notes del telefono c’è tanto materiale. Quando sono in metro a Milano guardo tutto quello che succede e gli spunti non mancano. Ho cominciato a frequentare lo Sperimentale grazie a mia madre, secondo lei dovevo sbloccarmi. Ho appena fatto una bella collaborazione con Jerry Scotti, è stato bellissimo. Mi piacerebbe lavorare con Enrico Brignano».

Ma ha anche parlato di gravi fenomeni sociali tra i ragazzi, come il bullismo. «Chi lo subisce deve chiedere aiuto e parlarne con cui si fida. Se non si chiede aiuto non si va da nessuna parte, c’è un problema, ma il problema non sei tu. Bisogna avere il supporto delle persone vicine. Il bullismo è un periodo, perché non sarà così per sempre».

E sul suo futuro prospetta ampi orizzonti: «Lista di cose da fare prima dei 25 anni? Ci sono 100 cose che voglio fare, tante sono molto folli. Oggi ne ho smarcata una, perché volevo venire qui a Giffoni».

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