Martedì, 23 Luglio 2019 13:47

‘Nelle mani’ dei Generator +16 una lezione di speranza con il luminare Bastianelli

Il ponte: la speranza nelle tue maniè il titolo del cortometraggio realizzato dal Consolato della Repubblica dello Yemen in Firenze, in collaborazione con Giffoni Experience e Teleiride, presentato questa mattina ai Generator +16.

L’opera nasce da una idea del professor Guido Bastianelli, ovvero fornire un semplice ma efficace strumento che mostri come muoversi correttamente nel caso in cui si assistesse al malore di una persona. Un Basic Life Support indirizzato in special modo ai giovani, non necessariamente studenti di medicina, che punta a mostrare i passaggi essenziali che possano permettere di costruire un ponte tra il momento in del malore occorso ad una persona e l’arrivo del personale medico specializzato.

“Con Piero abbiamo voluto fortemente realizzare questo progetto - spiega Bastianelli – grazie a Giffoni siamo riusciti a creare un ‘ponte’ di speranza per comunicare quanto sia importante essere preparati a un’emergenza simile. Non sempre c’è un lieto fine, solo 1 su 10 riesce a salvarsi, ma agevolare il lavoro degli operatori può cambiare il corso delle cose”.

Il video è una vera e propria lezione, con il contributo del professor Giorgio Iotti, direttore del reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia e docente presso la Università degli Studi di Pavia. È proprio il luminar a mostrare le manovre da applicare, descrivendo con accuratezza il comportamento e la posizione da assumere nel praticare il massaggio cardiaco.

“Oggi avete l’occasione di confrontarvi con un luminare – sottolinea il presidente di Giffoni Experience, Pietro Rinaldi – questo cortometraggio, realizzato grazie alla maestria del nostro regista, Antonio Giudice, dovrebbe essere mostrato anche tra i banchi di scuola. Sapere come comportarsi in situazione di emergenza e avere la possibilità di salvare una vita sono lezioni indispensabili”.

Alla presentazione ha preso parte anche professor  Francesco Orlando che ha anche interpretato uno dei protagonisti del cortometraggio. Il progetto si inserisce nel più generale piano di cooperazione con la Repubblica dello Yemen e in particolare con l’insegnamento a distanza e e-learning con la Università di Aden, ma opportunamente tradotto in più lingue può diventare una utile guida per i giovani di tutto il mondo e uno strumento che può contribuire a dare una speranza di sopravvivenza.

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