Sabato, 31 Luglio 2021 11:06

La nuova economia tra umano e digitale: Bper Banca

«L’innovazione cambierà la composizione dell’ecosistema business: da una parte la tecnologia, con informatizzazione e digitalizzazione, dall’altra la sostenibilità, per produrre valore economico, ambientale e sociale». È questo il doppio binario che cambierà la scena nella sintesi operata ai ragazzi di IMPACT! da Pierpio Cerfogli, vicedirettore Bper Banca, per reinventarsi e innovare sulla linea della sostenibilità. «Passiamo da un sistema da sempre puntato su impatto economico, esclusivamente, alle nuove variabili di impatto ambientale e sociale, ora determinanti. Dobbiamo cominciare ad occuparci di tutto quello che gira intorno al sistema impresa, dai dipendenti ai fornitori alle conseguenze sul mondo circostante. Di questo si è parlato tanto, ma nell’ultimo anno e mezzo le cose sono cambiate concretamente. Si tratta di una partenza».

Lo schema del futuro comprende cultura condivisa, partecipazione, trasversalità, analisi degli impatti e innovazione dei processi. «Abbiamo inserito valutazione dei valori di sostenibilità dell’impresa. Andrea Vico, divulgatore scientifico, risale all’origine del funzionamento della nostra economia: «Ora rappresentiamo una fettina di mondo che ha molto, non l’abbiamo scelto e non l’abbiamo meritato. L’economia lineare pensa al consumo, allo sviluppo e alla crescita, che prevede assestamento. In due anni di lavoro, su input dell’imprenditore italiano Aurelio Peccei nel 1974 uno studio del Mit di Boston previde un punto di rottura, nel 2030 circa, coinciderà con le previsioni dell’Onu confermando quei dati. Ora abbiamo grandi decisioni da prendere. Se a maggio di ogni anno abbiamo consumato tutto quanto un pianeta può darci in un anno, lavoriamo sullo studio e sull’interpretazione delle nuove filosofie dell’energia. Occorre coniugare l’incertezza e il lavoro su fonti e verifiche, con informazioni sempre in aggiornamento».

Sul ciclo del consumo e sul funzionamento delle informazioni, occorre avere consapevolezza: «Se consumo un tot, devo ripagare quell’energia, per esempio piantare un albero se impiego corrente. In un circuito I social impiegano informazioni che cediamo gratis, dando il consenso perché vogliamo quel servizio, senza pensarci». Tale iter porta a intravedere il futuro: «Siamo all’inizio della sesta estinzione di mazza, dobbiamo studiare il consumo delle risorse, le produzioni e l’impatto ambientale. Vuol dire per esempio essere protagonisti dei nostri acquisti, passare dalla cultura del possesso alla condivisione, sapere cosa succede nel nostro ambiente e nel nostro ecosistema, contribuire al cambiamento dell’economia. Siamo in uno stile di vita onlife, dove online e offline non hanno più interruzione, la vita reale è connessa continuamente». La chiusa di Carfogli è personale: «Dal punto di vista personale, lavorando sul tema onlife, mi sto sforzando di portare a fattor comune scelte alternative, lavorando sulle “e” piuttosto che sulle “o”, il futuro si costruisce con la sintesi tra umano e digitale»

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