Lunedì, 18 Settembre 2017 10:26

La professionalità di Giffoni Experience in Qatar per la quinta edizione dell’Ajyal Youth Film Festival

“Giffoni è un esempio di integrazione e innovazione, per noi è un modello importante a cui ispirarci”. Così Issa Bin Mohammed al Mohannadi, Ministro del Turismo del Qatar, aveva descritto, durante la sua visita alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival, l’ormai consolidato rapporto tra il Doha Film Institute e il Giffoni Experience. Ora quel legame è pronto a rinsaldarsi: oggi - 18 settembre - il vicedirettore di Gex, Manlio Castagna, volerà a Doha per mettere al servizio della quinta edizione dell’Ajyal Youth Film Festival (in programma dal 29 Novembre al 4 dicembre 2017) l’esperienza e la professionalità italiana.

“Quella tra Doha e Giffoni è una collaborazione densa di significato”, aveva proseguito il Ministro lo scorso luglio, accompagnato da Fatma Al Remahi, Ceo del Doha Film Institute. “Questa sinergia – aveva concluso – ha un valore culturale ma anche di grande umanità: Giffoni significa sapere, innovazione e integrazione. Il fatto che in questo Festival ci siano ragazzi che provengono da 52 stati diversi è il modo migliore per affrontare i problemi”.

L’Ajyal Youth Film Festival è stato fondato e promosso dal Doha Film Institute e vanta, da sempre, il sostegno di Giffoni Experience. Il termine "Ajyal" in arabo si traduce "generazioni", riferendosi ai circa 500 ragazzi - di età compresa dagli 8 ai 21 anni - di diverse nazionalità che hanno animato l’edizione 2016. I giurati sono divisi in tre categorie: Mohaq (tradotto "luna nuova" comprende i ragazzi dagli 8 ai 12 anni), Hilal (la "luna crescente" a cui appartengono i ragazzi dai 13 ai 17 anni) ed infine Bader ("la luna piena" dai 18 ai 21 anni). 

“La collaborazione con Doha ci ha permesso di fare formazione anche in Qatar sul modello Giffoni – ha spiegato il direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi – ciò che caratterizza il nostro Festival è la straordinaria capacità di accentrare l'attenzione sui ragazzi. La ripresa di un modello occidentale di cultura e formazione destinato ai giovani funziona perché i valori di base, quando si tratta della crescita delle nuove generazioni, sono omogenei”.

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