EMANUELE CRIALESE

Emanuele Crialese nasce a Roma, nel 1965, da genitori siciliani. Ha studiato alla New York University, dove si è laureato nel 1995. Dopo aver girato diversi cortometraggi, ha esordito nel lungometraggio nel 1997 con ONCE WE WERE STRANGERS, una coproduzione italo-americana, finanziata da un produttore che aveva notato Crialese durante il suo apprendistato negli Stati Uniti. Tra il 1998 e il 2000 Crialese lavora anche in teatro, sempre negli Stati Uniti, e affianca il produttore Bob Chartoff (lo stesso di Toro scatenato e New York New York) alla stesura di un trattamento cinematografico su Ellis Island. Seguono i lungometraggi RESPIRO, in concorso a Giffoni nel 2002, e NUOVOMONDO, entrambi ambientati in Sicilia, film che hanno ottenuto un notevole successo di critica e pubblico, in Italia e all’estero. Dopo essere stato membro della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2007, nel 2011, sempre a Venezia, presenta TERRAFERMA, che si occupa di immigrazione clandestina dall'Africa all'Italia. Nel 2014 riceve il Premio Nazionale Cultura della Pace e nel 2022 torna alla Mostra del Cinema di Venezia con L'IMMENSITÀ, con Penelope Cruz e Vincenzo Amato, ambientato negli anni '70.

“L’immensità è il film che inseguo da sempre: è sempre stato “il mio prossimo film”, ma ogni volta lasciava il posto a un’altra storia, come se non mi sentissi mai abbastanza pronto, maturo, sicuro. È un film sulla memoria che aveva bisogno di una distanza maggiore, di una consapevolezza diversa. Come tutti i miei lavori, in fondo è prima di tutto un film sulla famiglia: sull’innocenza dei figli, e sulla loro relazione con una madre che poteva prendere vita solo nell'incontro artistico e umano con Penélope Cruz, con la sua sensibilità e la sua straordinaria capacità di interazione con tre giovanissimi non-attori che non avevano mai recitato prima. Luana, Patrizio e Maria Chiara sono rimasti bambini sempre e come tali sempre intensamente e immensamente veri.”