Domien Huyghe
Domien Huyghe, classe 1988, è un regista e sceneggiatore belga. Ha partecipato al Midpoint TV Launch & al Torino Series e Filmlab e ha ricevuto riconoscimenti internazionali per il suo cortometraggio MAVERICK (2017). SEA SPARKLE è il suo primo lungometraggio ed è stato sviluppato durante il Cinekid Script & Director's Lab ed è stato selezionato per il Berlinale Co-production Market. Recentemente ha sviluppato il suo prossimo lungometraggio, AMARI, selezionato per il TorinoFilmlab Extended 2022) e la serie TV SKATE OR HATE, selezionata per il Torino SeriesLab 2021). Domien è stato premiato più volte come regista di straordinari video musicali per band come Blaudzun, Antler King e Arches. Nel suo lavoro ritroviamo spesso temi come affrontare la perdita, riconnettersi con la famiglia, ed è sempre alla ricerca di modi innovativi per inserirli in opere destinate ad un vasto pubblico.
“Quando ho perso mio padre da adolescente, le storie sulla perdita mi hanno aiutato a dare un nome all'innominabile, a imparare a capire l'incomprensibile. Eppure, spesso mi sentivo ancora più insoddisfatto. A volte ero arrabbiato perché i film che avrebbero dovuto raccontare un lutto, poi comodamente compivano un salto temporale, passando a "sei mesi dopo gli eventi". A volte il genitore defunto addirittura ricompariva! Altri film prendevano sul serio l'argomento del dolore, ma spesso erano così pesanti che pensavo che non mi sarei mai più ripreso. E alcuni erano quasi parabole con personaggi estranei e lontani dal mondo di un giovane spettatore. SEA SPARKLE è il mio coraggioso tentativo di saltare in quel vuoto e creare una storia che prenda sul serio il (giovane) spettatore, ma allo stesso tempo lo attiri in una storia piena di magia, eccitazione, avventura, umorismo e amicizia. Dopotutto, solo perché stai soffrendo non significa che non puoi vivere un'avventura! I giovani che sperimentano qualcosa di grave, come una perdita, spesso si sentono molto soli. Nessuno capisce che a volte devono rifugiarsi in qualcosa di magico, come un mostro (marino), per affrontare la vita. Con SEA SPARKLE, voglio mostrare loro che non sono soli, che può succedere a chiunque. Ecco perché l’ambientazione del film è molto riconoscibile, con pattinaggio, vestiti alla moda e musica uscita direttamente dalla playlist Spotify di un dodicenne (Angèle). Attraverso la costruzione di personaggi colorati, in un ambiente unico, spero di trasformare un argomento difficile in qualcosa di cui si può parlare. Spero che chi esce dal cinema possa parlare della perdita di una persona cara, del fatto che ognuno soffre a modo suo. Voglio dire che non importa quanto sia buia la vita a volte, ci sarà sempre lo scintillio del mare".