Film Edizione 2023

GUILT

Category: Generator +13

Reyhan, cresciuta in una famiglia religiosa, arriva a casa di sua nonna Ummu (65) in un villaggio conservatore dell'Anatolia centrale, per trascorrervi le vacanze estive con la madre Hatice (37) e il fratello Mehmet di 6 anni. La tredicenne è in preda a uno stato di tumulto interiore. Ha appena avuto il suo primo ciclo mestruale e teme le conseguenze dell'impossibilità di eseguire i riti religiosi di lavaggio richiesti. D'altra parte, però, non vuole assolutamente credere a tali usanze, che in fondo sente essere solo superstizioni basate su tradizioni non comprovate. Intanto la sua amica Shukran, 17 anni, teme di essere incinta e Reyhan cercherà di aiutarla ad acquistare un test di gravidanza di nascosto dagli abitanti del villaggio.

Categoria In concorso
Sezione Generator +13
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 2022
Durata 84’
Nazionalità Turchia
Regia di Ümran Safter
Sceneggiatura Ümran Safter
Fotografia Bertan Özer
Montaggio Ümran Safter, Ömer Leventoğlu
Suono Tuğrul Gültepe
Musiche Yağız Oral
Casting Ümran Safter, Suraj Sharma
Interpreti principali Mina Demirtaş
Ece Demirtürk
Işıl Acaray
Kayra Kalaycı
Berivan Edebali
Prodotto da Suraj Sharma
Produzione Ekymmedya

 

Ümran Safter

Vincitrice di numerosi premi cinematografici internazionali e nazionali, Ümran Safter è regista, sceneggiatrice ed ex giornalista. Ha iniziato la sua carriera cinematografica nel 2014 e ha debuttato con il suo primo lungometraggio KABAHAT/GUILT nel settembre 2022. Attualmente sta lavorando al suo secondo progetto di lungometraggio narrativo RIGHT WHERE I LEFT YOU/SENI BIRAKTIĞIM YERDEYIM. Tra i documentari da lei realizzati troviamo film che esplorano il multiculturalismo e le questioni di genere, con titoli come LEAVE THE DOOR OPEN, THE EYE OF ISTANBUL, SEVAN THE CRAFTSMAN, THE SIN OF BEING A WOMAN e THROUGH OTTOMAN EYES.

"Il film è incentrato su Reyhan e Sukran, due ragazze che affrontano problemi esistenziali mentre crescono in un villaggio povero, tradizionale e conservatore, i cui abitanti considerano tabù le preoccupazioni e le ansie che affrontano le ragazze durante la pubertà e l'adolescenza. Gli altri personaggi sono donne che svolgono un ruolo cruciale nella vita e nell'educazione di Reyhan. Crescendo, ho trascorso la maggior parte delle mie vacanze estive in un villaggio dell'Anatolia. Come Reyhan, ho passato molte notti ad avere incubi perché non ero in grado di eseguire le abluzioni richieste dopo aver avuto il mio primo ciclo. Volevo usare il mio debutto alla regia nei lungometraggi di finzione per ritrarre l'impatto forte e plasmante di questo episodio nella mia vita. Ho voluto utilizzare gli altri personaggi del film per gettare luce su come spesso siano le donne a comandare quando si tratta di imporre questa ingiusta morsa sui volti delle ragazze fin dalla più tenera età. Il film cerca anche di ritrarre la lotta di Reyhan e Sukran per l'indipendenza da un'atmosfera soffocante e intimidatoria nel contesto della quotidianità di un villaggio anatolico, dove la siccità, la povertà e le interazioni tra i residenti del villaggio vengono alla ribalta.