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GIFFONI EXPERIENCE 2014 - 18.27 luglio

ELEMENTS +3
     

Grifone Award - Miglior Cortometraggio
 
WOMBO di Daniel Acht (Germania)

     

Premio Speciale GIOTTO SUPER BE-BÈ AWARD






 
AMAZING LAUNDRETTE di Martina Carossa, Ilaria Giacometti, Eura Pancaldi, Mathieu Narduzzi (Italia)
Motivazione: Per l’originale trattamento narrativo e grafico che guida lo spettatore alla (ri)scoperta della fantasia creativa dell’infanzia elemento distintivo di ciascuno di noi, da alimentare nel corso di tutta la vita. Per aver saputo interpretare ed esprimere con passione ed originalità i valori condivisi da FILA e dal Giffoni Film Festival.
     
ELEMENTS +6
     

Grifone Award - Miglior Lungometraggio
 
ZIP, ZAP & LA BANDA DI MARMO di Oskar Santos (Spagna)
     

Grifone Award - Miglior Cortometraggio
 
SISSY di Siri Rutlin Harildstad (Norvegia)
     
     
Il direttore artistico, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film:    
     

Lungometraggio 2° Classificato

 
PUDSEY - UN CICLONE A 4 ZAMPE di Nick Moore (Regno Unito)
     
ELEMENTS +10
     

Grifone Award - Miglior Lungometraggio
 
FINN - MUSICA PER UN SOGNO di Frans Weisz (Paesi Bassi)
     

Grifone Award - Miglior Cortometraggio
 
ROPES di Pedro Solís (Spagna)
     
     
Il direttore artistico, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film:    
     

Lungometraggio 2° Classificato

 
THE LEGEND OF LONGWOOD di Lisa Mulcahy (Germania)
     
GENERATOR +13
     

Grifone Award - Miglior Lungometraggio
 
CONDOTTA di Ernesto Daranas Serrano (Cuba)
     

Premio Speciale PREMIO CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) "Percorsi Creativi 2014"








 
THE EXCURSIONIST di Audrius Juzenas (Lituania)
Motivazione: Perché il film, raccontando la storia del secondo dopoguerra da un punto di vista non abituale per i giovani del nostro paese, mostra come il regime totalitario sovietico abbia fatto perdere all’uomo ogni valore ma non sia riuscito ad affievolire l’anelito di libertà e di speranza, rafforzato dalla fede cattolica, che vive nella protagonista, simbolo dell’intero popolo lituano. La regia sa miscelare l’uso di simboli con scene di dolente realismo e, attraverso l’uso sapiente di fotografia, musica e grazie all’intensa interpretazione della giovane protagonista, accompagna lo spettatore verso un finale aperto, quasi a lanciare un monito: nessun diritto, in particolare la libertà, va mai dato per scontato.

     
     
Il direttore artistico, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film:    
     

Lungometraggio 2° Classificato

 
BOYS di Misha Kamp (Paesi Bassi)
     
GENERATOR +16
     

Grifone Award - Miglior Lungometraggio
 
EXIT MARRAKECH di Caroline Link (Germania)
     

Grifone di Cristallo - Premio Speciale BANCA DELLA CAMPANIA AWARD




 
MATEO di Maria Gamboa (Colombia/Francia)
Motivazione: Per il messaggio, per come è stato portato sullo schermo, per l’interpretazione, la fotografia. Una nota particolare alla vicenda narrata con grande realismo e per l’epilogo che racchiude un messaggio universale.
     

Grifone d'Alluminio - Premio Speciale PREMIO CIAL PER L'AMBIENTE









 
BROKEN HILL BLUES di Sofia Norlin (Svezia)
Motivazione: Il film "Broken Hill Blues" è ambientato nella cittadina più a nord della Svezia: Kiruna, dove gran parte della popolazione vive grazie alle estrazioni di metallo da una miniera. Il film si concentra sulla storia dei protagonisti che si trovano a vivere il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, proprio quanto molti dei loro concittadini sono costretti a lasciare la città a causa delle continue scosse e deflagrazioni che scuotono la terra. Il Premio CIAL per l’Ambiente viene assegnato a questo film, in particolare, per l’approccio poetico e al tempo stesso concreto che la regista Sofia Norlin ha adoperato per evidenziare il rapporto fra il territorio d’origine e i membri più giovani di una piccola comunità.
     

Premio Speciale BRITISH FILM INSTITUTE CERTIFICATE






 
HAN GONG-JU di Sujin Lee (Corea del Sud)
Motivazione: "Han Gong-Ju" è un film coraggioso che affronta una tematica molto delicata e nel farlo crea un dialogo che per quelli che ne sono coinvolti rappresenta una voce. La sua narrativa alla rinfusa ci costringe a riflettere, riflettere e poi riflettere ancora, ed è la manipolazione ed il coinvolgimento consapevole dello spettatore che noi riteniamo fa di Han Gong-Ju un grande film.
     
     
Il direttore artistico, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film:    
     

Lungometraggio 2° Classificato

 
HAN GONG-JU di Sujin Lee (Corea del Sud)
     
GENERATOR +18
     

Grifone Award - Miglior Lungometraggio
 
HOPE di Joon-ik Lee (Corea del Sud)
     

Grifone Award - Miglior Cortometraggio Animazione
 
SUPERVÉNUS  di Frederic Doazan (Francia)
     

Grifone Award - Miglior Cortometraggio Fiction
 
THE NOSTALGIST di Giacomo Cimini (Italia/Regno Unito)
     

Premio Speciale BRITISH FILM INSTITUTE CERTIFICATE







 
LITTLE CRUSHES di Aleksandra Gowin, Ireneusz Grzyb (Polonia)
Motivazione: Nonostante sembrasse non ci fosse una trama chiara all'inizio il film è subito apparso poco convenzionale ma divertente. Ci è piaciuta la scelta di utilizzare un frame minore per mostrare quanto i protagonisti potessero essere vicini ed intimi senza necessariamente toccarsi ed anche la regola del tre evidente per tutto il film. "Little Crushes" ha una scrittura intelligente con personaggi interessanti, non tipici ma all'apparenza ordinari. Non vi è nessun climax ma questo rappresenta alla perfezione come può essere a volte la vita reale.
     

Premio Speciale GOLDEN SPIKE AWARD DEL SOCIAL FILM FESTIVAL








 
MI RITROVERAI DENTRO DI TE di Eitan Pitigliani (Italia/Argentina)
Motivazione: Per aver raccontato, attraverso la magia della poesia e dell'arte, il viaggio di un giovane argentino alla ricerca delle sue origine marchiate dalla persecuzione degli ebrei del secondo conflitto mondiale. Un'opera arricchita da una prova attoriale convincente del giovane attore argentino Andres Gil.
Menzione Speciale: Al cortometraggio danese HELIUM di Andres Walter per aver trattato un argomento forte, come la malattia terminale di un piccolo paziente, con grande pregio registico e narrativo.
     
     
Il direttore artistico, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film:    
     

Lungometraggio 2° Classificato
 
FOUR CORNERS di Ian Gabriel (Sudafrica)
     
GEX DOC
     

Grifone Award - Miglior Lungometraggio
 
#CHICAGOGIRL - THE SOCIAL NETWORK TAKES ON A DICTATOR di Joe Piscatella (USA/Siria)
     

Premio Speciale AMNESTY INTERNATIONAL AWARD





 
LUCKY DEVILS di Verena Endtner (Svizzera)
Motivazione: "Lucky Devils" ci dimostra ancora una volta come l'arte e la cultura possano svolgere un ruolo fondamentale e più incisivo della stessa politica nel progresso reale di una nazione. I bambini di San Pietroburgo ritrovano nel circo Upsala il diritto di sperare e sorridere, forse il vero primo e fondamentale diritto umano.
     

Premio Speciale BAMBINO GESÙ HOSPITAL AWARD



 
LINAR di Nastia Tarasova (Russia)
Motivazione: Per l'opera che meglio ha saputo trattare temi delicati con sensibilità e rigore, affascinando i giovani giurati e arricchendo la loro "experience" qui al Giffoni Film Festival.
     
     
Il direttore artistico, sulla base dei risultati espressi dalle giurie, ha assegnato riconoscimenti ai seguenti film:    
     

Lungometraggio 2° Classificato


 
THE BRAIN THAT SINGS di Amal Al-Agroobi (Emirati Arabi Uniti), al quale va il Premio del Comune di Giffoni Valle Piana
     
MASTERCLASS
     

Grifone Award - Miglior Cortometraggio
 
FADED FINERY di Sonia Gerbeaud (Francia)
     

Premio Speciale AMNESTY INTERNATIONAL AWARD





 
PIUME di Adriano Giotti (Italia)
Motivazione: Per la capacità di descrivere con poesia le forme inaspettate con cui il coraggio dei buoni può emergere anche nelle condizioni di vita più frustranti. Per il lieto fine realistico, che ci ricorda che l’umanità degli ultimi è più forte degli schemi sociali su cui affonda le proprie radici il razzismo.