Anne-Dauphine Julliand
È nata a Parigi nel 1973. Dopo il diploma, ha studiato giornalismo. Ha scritto per quotidiani e riviste specializzate. Nel 2006 scopre che la sua seconda figlia, Thaïs, 2 anni, soffre di una malattia degenerativa incurabile: leucodistrofia metacromatica (MLD). La sue aspettative di vita sono minime. Nel marzo 2011, Anne-Dauphine Julliand ha pubblicato Due piccoli passi sulla sabbia bagnata, nel quale condivide l'esperienza della malattia e della morte di sua figlia Thaïs. Il libro ha venduto oltre 350.000 copie in Francia ed è stato tradotto in più di 20 lingue. Nel giugno 2013, Anne-Dauphine ha pubblicato Une journée particulière, la storia della sua famiglia quattro anni dopo, che ha venduto oltre 60.000 copie in pochi mesi. Dopo essere stato eletta nel consiglio di amministrazione di ELA (European Leukodystrophy Association), Anne-Dauphine Julliand è ora anche membro del comitato scientifico del Fondo Cure Palliative.
Dichiarazione del regista
"Alcuni incontri cambiano il corso della tua vita. Il documentarioET LES MISTRALS GAGNANTS è nato da tali incontri. Il primo di questi incontri è quello con Thaïs. Thaïs, la mia bambina con un nome da principessa, soffriva di una malattia mortale dal nome barbaro: leucodistrofia metacromatica. Quando aveva solo due anni, Thaïs ha aperto il mio cuore e mi ha insegnato ad apprezzare ogni singolo momento dell'esistenza. Mi sono resa conto che la bellezza della vita non è da misurarsi in base alla sua durata. Nel corso del tempo, ho incontrato diverse famiglie colpite dalla malattia di un figlio.Hanno aperto i miei occhi.Anche in questo caso, ho constatato il potere della spensieratezza dei bambini. Ho capito fino a che punto la loro visione della vita possa alterare la nostra. Ho voluto condividere questa scoperta con quante più persone possibile. Ho voluto raccontare questa storia e mostrarla in maniera inconfutabile: attraverso le parole e le percezioni dei bambini. Il progetto ha fatto un balzo in avanti quando ho incontrato il produttore francese Édouard de Vésinne. È stato colpito immediatamente dall’idea del film. Il suo entusiasmo mi ha convinto dell’universalità del tema, che non risuona solo in coloro che hanno sperimentato personalmente quest’esperienza, ma trova un eco in ciascuno di noi, attraverso un’intuizione, una percezione della vita che ci è familiare perché tutti siamo stati bambini, capaci di amare semplicemente la vita. Poi il film ha cominciato a prendere forma attraverso incontri con preziosi alleati, i responsabili per la cura dei bambini: reparti ospedalieri, unità di cure palliative, operatori sanitari a domicilio, organizzazioni non profit di sostegno ai bambini malati e alle loro famiglie. Ci hanno aperto le porte con grande fiducia, perché il soggetto principale del film è il motivo per cui lavorano e si impegnano: aggiungere vita ai giorni, tutti i giorni. Ci hanno accompagnato nei più bei incontri del progetto, quelli con i protagonisti coraggiosi, vitali e combattenti del documentario ET LES MISTRALS GAGNANTS: i bambini. È commovente vedere quanto velocemente i bambini ci abbiano accolto nel loro mondo, invitandoci a condividere con grande semplicità i loro momenti migliori così come i loro momenti più difficili. Nel corso delle riprese, abbiamo avuto modo di conoscerci, come neIl Piccolo Principedi Saint-Exupery, “creando dei legami” che ci hanno permesso, ogni giorno, di "sederci un po' più vicino". Una volta che abbiamo raggiunto una certa vicinanza, ci siamo posti al loro livello, in senso figurato e letterale, per poter registrare le loro parole. Il dono più prezioso".