Hernan Zin
Hernán Zin (Buenos Aires, 1971) laureato in Relazioni Internazionali, ha passato gli ultimi 20 anni della sua vita viaggiando per il mondo, realizzando documentari e scrivendo articoli e libri. Ha diretto molti documentari, tra i quali: VILLAS MISERIA (2009), I WANT TO BE MESSI (2013), THE WAR AGAINST WOMEN (2013). BORN IN GAZA (2014), MATADORAS (2015), 10 AÑOS CON BEBE (2016).
Dichiarazioni del regista
"Venti anni fa, ho deciso di concentrare il mio lavoro di giornalista e documentarista in regioni tormentate da conflitti armati. Ho sentito la necessità di umanizzare i numeri che vediamo ogni giorno nei titoli delle news. Dare loro nomi. Rimuovere la tirannia del qui e ora per approfondire e dare una voce alle loro storie e inserirle in un contesto. Da allora, ho lavorato in oltre 50 paesi in Africa, America Latina, Asia ed Europa. La mia macchina fotografica è sempre sulla mia spalla. Dall'Afghanistan alla Somalia, passando per Uganda, Sudan, Libano, Gaza, Bosnia-Erzegovina, e Siria. Se ho imparato qualcosa in questo tempo, è che gli anziani ed i bambini sono quelli che soffrono maggiormente durante una guerra. Sono le vittime più indifese. Questi bambini subiscono una doppia condanna a causa dei traumi fisici e psicologici i cui effetti li tormenteranno per il resto della loro vita. Il conflitto in Siria, come tutte le guerre civili e come quasi tutti gli scontri armati del XXI secolo, avvengono in aree urbane e hanno un forte impatto sulla popolazione civile. Le parti sono confuse. Gli eserciti, in gran parte, sono formati da uomini che si ritrovano ad essere soldati per necessità. In questo scenario, l'impatto sull'infanzia siriana è orribile. Il 40% delle vittime del conflitto hanno meno di 18 anni. L'altra crudele realtà per i bambini siriani è la durata del conflitto: già cinque anni di guerra per le aree maggiormente coinvolte. E questo significa cinque anni senza accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione e a servizi di base come elettricità e acqua corrente. Chiaramente, è importante raccontare la storia della guerra in Siria dal punto di vista dei bambini. A maggior ragione quando centinaia di migliaia di bambini, in molti casi soli, in alcuni con le loro famiglie, hanno intrapreso il più significativo esodo verso l'Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale".