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GIFFONI EXPERIENCE 2015 - 17.26 luglio

Sezioni e Film

PAPER PLANES

Category: Edizione 2015

Sinossi
Dylan, undicenne australiano, ha una sfrenata passione per il volo e, dopo aver vinto una gara scolastica di aerei di carta ed essersi qualificato per i campionati australiani di Sydney, finisce per arrivare ai campionati mondiali in Giappone. È però distratto e ostacolato da un bullo di scuola, nonché dal padre, che non riesce a superare il dolore per la morte della madre di Dylan, avvenuta in un incidente stradale, e dal suo principale rivale, il viziato Jason, figlio di uno stimato giocatore di golf. È invece ispirato dallo spericolato nonno, ex pilota di caccia della Reale Aeronautica Militare Australiana durante la seconda guerra mondiale, da un falchetto cui dà da mangiare sulla strada per scuola, e da una giovane campionessa giapponese di aerei di carta, Kimi. Dylan e Kimi stringeranno tra loro un forte legame, sfidandosi a creare un aereo di carta come mai si era visto prima.

Titolo Originale PAPER PLANES
Categoria In concorso
Sezione Elements +10
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 2014
Durata 97'
Nazionalità Australia
Regia di Robert Connolly
Sceneggiatura Robert Connolly, Steve Worland
Fotografia Tristan Milani
Montaggio Nick Meyers
Scenografia Clayton Jauncey
Costumi Lien See Leong
Suono Chris Goodes
Musiche Nigel Westlake
Interpreti principali Ed Oxenbould (Dylan)
Sam Worthington (Jack)
Ena Imai (Kimi)
Deborah Mailman (Maureen)
Nicholas Bakopoulos-Cooke (Jason)
Julian Dennison (Kevin)
Prodotto da Robert Connolly, Maggie Miles, Liz Kearney
orario ingresso

Robert Connolly regOK

Robert Connolly
Nato nel 1967 a Sydney, in Australia. È regista, sceneggiatore e produttore. Si è diplomato alla Scuola Australiana di Cinema, Televisione e Radio (AFTRS), dove ha realizzato diversi cortometraggi, tra cui MR IKEGAMI’S FLIGHT (1994), TUNNEL VISION (1996), RUST BUCKET (1997). Nel 2001 ha diretto il suo primo lungometraggio, THE BANK - IL NEMICO PUBBLICO N° 1 (THE BANK), cui sono seguiti THREE DOLLARS (2005), BALIBO (2009), UNDERGROUND: THE JULIAN ASSANGE STORY (2012). PAPER PLANES ha partecipato al Festival di Berlino 2015 nella sezione Generation Kplus.

Dichiarazioni del regista
“PAPER PLANES è la storia di un undicenne che vive in provincia e che un giorno scopre di avere un geniale talento nel fare aerei di carta, ed è la storia di quanto lontano questo talento lo porti. Arriva a Sydney, dove non era mai stato prima, e poi fino a Tokyo, per partecipare ai campionati mondiali giovanili degli aerei di carta.

“È la storia della sua amicizia con una giovane giapponese di nome Kimi, la campionessa nipponica degli aerei di carta, ed è la storia di ciò che lei gli mostra e gli insegna sul Giappone, su quell’altro mondo.

“Ma il cuore di questo film, per me, sta nel fatto che racconta la storia di un bambino e di suo padre, cercando di renderla vera. È un grande rapporto con grandi dinamiche, quello che i figli hanno con i genitori, stimolante, divertente, c’è un po’ di conflitto, c'è amore, e penso che, vedendo ora il film, secondo me l’amicizia – tra questo ragazzino e suo padre – sia il centro della storia.

“Volevo fare di PAPER PLANES un film per bambini, dapprincipio per i miei bambini. Sono un regista con due figli, di undici e di nove anni, e pensavo ‘Devo fare un film per loro’, e volevo portarli a vedere film che fossero australiani, e i cui eroi fossero bambini australiani.

“C’è stato un periodo della storia del cinema australiano che ho amato e con cui sono cresciuto, e ho pensato che forse anche oggi potesse esserci un pubblico per quel tipo di cinema. Così negli ultimi quattro anni mi sono dedicato a questa avventura, che mi ha portato fin qui oggi ad avere realizzato PAPER PLANES.

“Ho visto tanti film insieme ai miei figli, e ho capito che nel cinema i bambini cercano degli eroi che siano bambini. Non vogliono vedere film guidati da personaggi adulti, non vogliono vivere una esistenza guidata dagli adulti: vogliono andare al cinema e vedere un eroe che sia simile a loro, e che conduca la storia.

“Ho mostrato una delle prime bozze della sceneggiatura di PAPER PLANES a mia figlia di 11 anni, e le ho chiesto che cosa ne pensasse, e lei mi ha detto ‘Mi piace molto, ma dovrebbe essere più divertente’, e credo che avesse ragione, i bambini vogliono commedie, vogliono ridere, vogliono essere intrattenuti con un po’ di divertimento. Così ho coinvolto un altro sceneggiatore, Steve Worland, che è un romanziere e un buon amico, per scrivere una commedia e rendere il tutto un po’ più divertente, ed è stato fantastico vedere la commedia entrare nella sceneggiatura, perché i bambini adorano ridere al cinema. Amano venire spaventati, amano venire emozionati, ma penso che un buon film per ragazzi debba avere al suo centro dell’umorismo. È stato molto divertente scrivere la storia di tre ragazzini di 11-12 anni, e far guidare questa storia a loro, non agli adulti.

“È sempre impegnativo scrivere un film per bambini, decidere quanto pericolo e quanta tensione, quante luci e quante ombre vi si possano introdurre. Se penso ai film che ho amato da bambino, tutti ti conducono emotivamente da qualche parte: ti fanno ridere, ti fanno piangere, ti fanno paura, e penso che sia molto importante non tentare di proteggere i bambini: loro amano la varietà emotiva, amano sentire la vita fluire e rifluire sullo schermo.

“Ho messo molto di tutto ciò in PAPER PLANES: è una sorta di posto sicuro per i bambini, non vi si superano certi limiti, ma vi si trova un viaggio emotivo per i bambini, che è appassionante. Credo che sia importante accompagnare i bambini in un viaggio veramente viscerale, nel quale possano apprezzare tanto le sfide della storia quanto il divertimento e la commedia.

“Mi ricordo che da bambino andai a vedere con la scuola il film australiano per ragazzi STORM BOY: mi ha cambiato la vita, devo dire che è ancora oggi il mio film australiano preferito. È profondamente toccante, è divertente, è triste, è recitato in maniera sorprendente: è un film delizioso.

“E poi, quando sono diventato un po’ più grande, ce n’è stata una intera generazione, di film così. Ricordo di aver visto FATTY FINN, un film incantevole – molti mi prenderanno in giro per questo, ma ricordo di averlo adorato quando l’ho visto – e anche BMX BANDITS, uno dei primi film con Nicole Kidman.

“C'era qualcosa di divertente da bambini nell’andare al cinema a vedere dei bambini australiani che lassù, sullo schermo, vivevano folli avventure. Quei film hanno fatto nascere in me un grande amore per il cinema australiano, e oggi sono qui, più di trent’anni dopo, a fare un film per ragazzi, e a lavorare nell’industria cinematografica australiana, perché ho visto cosa potevano essere i film australiani per un giovane spettatore.

“La mia speranza è che PAPER PLANES sia parte di un tutto un nuovo movimento di film che portino bambini australiani e storie australiane al cinema.

“I rapporti centrali nel film PAPER PLANES sono quelli tra i bambini. È il rapporto di Dylan con Kimi, la sua nuova amica, il suo rapporto con Kevin, il suo migliore amico a casa, con Jason, il suo avversario. Osservare i miei figli, e guardare le dinamiche tra bambini e il mondo in cui vivono, e le loro amicizie, e le rivalità, e le complessità di tutto ciò, sono cose molto divertenti, e in realtà nel film ho lavorato molto su questi elementi.

“Gli altri rapporti sono quelli tra i bambini e gli adulti. Un ragazzo e suo padre: si tratta di un ragazzo che osserva suo padre e si rende conto che il suo papà è affetto da una qualche forma di depressione e che non è uscito dal suo guscio da quando ha perso sua moglie.

“L’amicizia di Dylan con il nonno (interpretato da Terry Norris) è strepitosa. Credo che una delle cose più importanti della vita del 21° secolo, dal momento che la maggior parte degli adulti lavora, è il rapporto che i bambini stringono con i loro nonni. Penso che un aspetto molto vicino e influente, e che spero di aver colto nel film, sia costituito dal fatto che i nonni possono ricoprire il ruolo di genitori giocosi e briosi, non hanno a che fare con tutto quel che riguarda la disciplina, che è poi il motivo per cui credo che i ragazzi abbiano questo grande rapporto con i nonni.

“Dirigere i bambini del film PAPER PLANES è stato uno dei punti culminanti della mia carriera. Le loro interpretazioni sono oneste, sono spassose. In generale, penso che i bambini non possano sbagliare, sono come persone che non possono stonare quando cantano, non possono fingere, e quando si dice ‘azione’, non iniziano ad agire, a recitare.

“Tutti i giovani attori di questo film hanno dovuto imparare a fare un aero di carta sbalorditivo, e tutti hanno fatto un aereo di carta diverso, una sorta di aereo-firma. Se si guarda bene il film, si possono vedere le diverse tecniche usate e tentare di vincere il campionato del mondo.

“Una cosa che ho scoperto facendo questo film è il fatto che i bambini amano fare aerei di carta. Hanno tutti competenze diverse e tecniche diverse. La felicità che ho visto nei bambini che non ne hanno mai fatto uno prima, la gioia del fare un aereo e del lanciarlo in aria per la prima volta. E poi, insegnare loro alcuni trucchi, su come dare un po’ di peso al muso dell’aereo, su come piegare le ali, e vedere gli aerei di carta volteggiare, tutto questo è ancora meglio.

“In un certo senso, PAPER PLANES è un film per il 21° secolo, pieno di tanta tecnologia. È un film sulla gioia che si può raggiungere con un semplice foglio di carta.

“Dopo avere mostrato il film a tanti bambini e avere coinvolto centinaia di bambini nel realizzarlo, la mia sensazione è che fare aerei di carta è una cosa universalmente divertente, anche perché ti insegnano l’aerodinamica e la creatività.

“Penso che scoprire i segreti su come fare l’aereo di carta perfetto sia qualcosa di molto gradito ai bambini, e così ho inserito un po’ di indizi all’interno del film. I bambini che vedranno il film, impareranno alcuni trucchi su come fare un grande aereo di carta”.

produzione
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