Frans Weisz
Nato nel 1938 ad Amsterdam, è regista cinematografico e televisivo. Ha iniziato i suoi studi in una scuola di teatro, ma dopo un anno l’ha lasciata per iscriversi all’accademia di cinema di Amsterdam. In seguito ha ottenuto una borsa di studio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha diretto diversi lungometraggi, tra cui RED SIEN (ROOIE SIEN, 1975), CHARLOTTE (1981), A HOT SUMMER NIGHT (EEN ZWOELE ZOMERAVOND, 1982), HAVINCK (1987), LEEDVERMAAK (1989), LAST CALL (HOOGSTE TIJD, 1995), QUI VIVE (2001), BOY ECURY (2003), HAPPY END (2009). Ha girato anche varie serie tv, comeBIJ NADER INZIEN (1991), THE BETRAYED (OP AFBETALING, 1993), HET JAAR VAN DE OPVOLGING (1998).
Dichiarazioni del regista
“Un film di Natale! Mi ricordo che passavo buona parte delle vacanze di Natale al cinema con mia madre, e come eravamo emozionati quando assistevamo al trionfo finale del ‘bene’ nell’uomo, e come poi tornavamo a casa con un malinconico senso di gioia. Ho sempre voluto fare un film del genere, e il romanzo FINN, di Janneke van der Pal, mi ha offerto un’occasione perfetta. L’amicizia, la gelosia, l’amore, il tradimento e la morte, e alla fine di tutto c’è la neve: un film di Natale!”.
“In questo film, è essenziale il gioco con la realtà. La madre di Finn è morta quando lui è nato, ma Finn la tiene segretamente in vita come sua guida e confidente, attraverso una fotografia. Si può pensare che sia tutto ‘negli occhi di chi guarda’, ma per Finn si tratta di un’alleanza segreta tra lui e sua madre”.
“Inoltre, si può pensare che il rapporto e il dialogo tra Finn e il suo maestro di violino Luuk siano creati dallo stesso Finn. Forse sono il desiderio e la passione di Finn che riaccendono la vita in Luuk, e quindi l’esistenza di Luuk è significativa solo per Finn. Ma il miracolo si impossessa anche di noi. Noi, gli spettatori, teniamo Luuk nei nostri cuori. Questa è la magia e la forza di una fiaba: nel nostro caso, di un film di Natale”.
“Infine, vorrei sottolineare quanto io sia felice di Mels (Ndr: Mels van der Hoeven, l’attore protagonista del film) e del suo sorprendente talento! Tutto è cominciato dopo aver visionato più di 300 bambini per diciotto mesi, quando, nell’ultimo provino, Mels si è seduto su una sedia di fronte a me e mi ha lasciato senza parole. Ho capito, con tutto il mio cuore e il mio essere, che di fronte a me era seduto ‘Finn’. Questo ha fatto sì che non ci sia stato un solo giorno in cui mi sia sentito ansioso o riluttante ad andare sul set”.