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GIFFONI EXPERIENCE 2013 - 19.28 luglio

Sezioni e Film

CONVITTO FALCONE

Category: Edizione 2013

 

Synopsis
Antonio is only eleven when he wins a scholarship and leaves his house in a little village in the Madonie Mountains to study at the Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” school in Palermo. But Antonio suffers from homesickness and becomes listless and stand-offish. His teacher Mr. Carella tries in vain to involve him in working on the school paper which is preparing its commemoration of the anniversary of the Capaci attack. During the school year a football tournament is organised and Antonio decides to fix the deciding match, blackmailing his friend Salvatore, who is going to be the referee. However, doubts and remorse torment him – he is “one of the Falcone schoolboys” as his teacher is constantly reminding him. How can he commit an illegal action on the exact same spot where the judge assassinated by the mafia went to primary school?

Sinossi
Antonio ha appena undici anni quando, grazie a una borsa di studio, lascia la sua casa in un piccolo paese delle Madonie per andare a studiare al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo. Ma Antonio soffre molto la lontananza da casa, e per questo assume un atteggiamento svogliato e scostante. Invano il professore Carella tenta di coinvolgerlo nella preparazione del giornalino per la commemorazione dell’anniversario della strage di Capaci. Durante l’anno scolastico viene organizzato un torneo di calcio tra i ragazzi che frequentano la scuola, e Antonio decide di truccare la partita decisiva, ricattando il suo amico Salvatore, che di quella partita sarà l’arbitro. Ma i dubbi e i rimorsi lo tormentano: Antonio è “uno dei ragazzi della scuola di Falcone”, come gli ricorda sempre il professore Carella. Come può commettere un’azione illegale proprio lì dove il giudice assassinato dalla mafia ha frequentato le scuole elementari?

 

 

Titolo Originale CONVITTO FALCONE
Titolo Italiano CONVITTO FALCONE
Categoria Fuori concorso
Sezione Masterclass Corti
Tipologia Cortometraggio, Documentario
Anno di Produzione 2012
Durata 30’
Nazionalità Italia
Regia di Pasquale Scimeca
Soggetto di Pasquale Scimeca
Sceneggiatura Pasquale Scimeca, Francesco La Licata
Tratto dal libro " "
di Giuseppe Cadili
Fotografia Duccio Cimatti
Montaggio Francesca Bracci
Scenografia Nicola Sferruzza
Costumi Antonella Zito
Suono Maximilien Gobiet
Musiche Franco Battiato
Interpreti principali Pietro D’Agostino (Antonio)
Donatella Finocchiaro (madre di Antonio)
Enrico Lo Verso (padre di Antonio)
Marcello Mazzarella (Professore Carella/teacher Carella)
Riccardo Perniciaro (Salvatore)
Guja Jelo (professoressa/teacher)
Prodotto da Linda Di Dio

 

 

Pasquale Scimeca
He was born in Aliminusa, Sicily. He has a Bachelor of Arts. In 1989 he completes his first film, LA DONZELLETTA. In 1992 he directs UN SOGNO PERSO. In 1993 he partakes in the Festival of Venice with IL GIORNO DI SAN BENEDETTO and wins the golden globe. He makes quite a few documentaries among which: NELLA TANA DEL LUPO and SEMTERRA. In 1996 he shoots BRIGANTIDI ZABUT. In the year 2000 PLACIDO RIZZOTTO is released with which he wins many awards (Premio Fedic in Venice, Grand award (Gran Premio) in Bastia and Annecy, Grolla d’oro, Sergio Amidei award). In the year 2003 he puts his signature on GLI INDESIDERABILI, with which his gains the Sergio Leone award in Annecy. In the year 2005 he completes LA PASSIONE DI GIOSUE’ L’EBREO (Josua the Jew) which gains him the Citc Unesco Award and the Prix Enrico Fulchignoni in Venice.

Pasquale Scimeca
Nato ad Aliminusa, Sicilia. Laurea in Lettere. Nel 1989 realizza il suo primo film, LA DONZELLETTA. Nel ‘92 dirige UN SOGNO PERSO. Nel ‘93 partecipa al Festival di Venezia con IL GIORNO DI SAN SEBASTIANO e vince il Globo d’oro. Realizza diversi documentari, tra cui NELLA TANA DEL LUPO e SEM TERRA. Nel ‘96 gira BRIGANTIDI ZABUT. Nel 2000 esce PLACIDO RIZZOTTO con cui vince numerosi premi (Premio Fedic a Venezia, Gran Premio a Bastia e Annecy, Grolla d’oro, premio Sergio Amidei). Nel 2003 firma GLI INDESIDERABILI, con cui ottiene il premio Sergio Leone al Festival di Annecy. Nel 2005 realizza LA PASSIONE DI GIOSUÈ L’EBREO, che vince il premio Citc Unesco e il Prix Enrico Fulchignoni a Venezia.

 

Director’s statement
“Twenty years ago Giovanni Falcone and his close friend Paolo Borsellino died. Thirty years ago Carlo Alberto Dalla Chiesa and Pio La Torre died. They are names, but they are also symbols, lives lived, examples, hopes. They are diamond points, pure water that flows in the desert of values and behaviours that seem to characterise our times. In an age that imposes as a rule of good taste ‘an equal formalism of feelings and ideas’, in an age in which corruption and hypocrisy, rhetoric and miserable self interest guide the thoughts and actions of all of us, these just men, whose faces look down on us from the height of their greatness, can still teach us something. The first thing that Carlo Alberto Dalla Chiesa did when he came to Palermo as the Anti-mafia Prefect was to go to the schools and talk to the pupils. Some people thought he was wasting his time but he was planting seeds. Pio La Torre’s final political act was to build a large anti-war youth movement. When answering a journalist’s question about why he risked his life on a daily basis, Giovanni Falcone leaned his head against the back of his armchair, then unleashed his widest, most disarming smile and replied: ‘For public spirit’, which translated into common parlance means ‘to do my duty’”.

Dichiarazioni del regista
“Vent’anni fa morivano Giovanni Falcone e il suo amico fraterno Paolo Borsellino. Trent’anni fa morivano Carlo Alberto Dalla Chiesa e Pio La Torre. Sono nomi, ma anche simboli, vite vissute, esempi, speranze. Sono punte di diamante, acqua pura che sgorga nel deserto di valori e comportamenti che sembrano caratterizzare il nostro tempo. In un’epoca che impone come regola di buon gusto ‘un eguale formalismo di sentimenti e d’idee’, in un’epoca in cu la corruzione e l’ipocrisia, la retorica e i miserevoli interessi di parte, guidano il pensiero e l’azione di tutti noi, questi Uomini giusti, i cui volti si affacciano timidi dall’alto della loro grandezza, possono ancora insegnarci qualcosa. La prima cosa che fece Carlo Alberto Dalla Chiesa quando arrivò a Palermo con il suo nuovo incarico di Prefetto Antimafia, fu quella di andare nelle scuole per parlare con i ragazzi. Ad alcuni sembrava che perdesse il suo tempo, ma in realtà stava seminando. L’ultimo atto politico di Pio La Torre fu quello di costruire un grande movimento di giovani contro la guerra. Prima di rispondere alla domanda di un giornalista che gli chiedeva perché rischiava in quel modo, ogni giorno, la propria vita, Giovanni Falcone buttò indietro la testa sulla spalliera della poltrona dov’era seduto, poi sfoderò il suo più ampio, disarmante sorriso e rispose: ‘Per spirito di servizio’ che tradotto nel sentire comune significa ‘Per fare il mio dovere’”.

 

 

 

 

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