Anthony Fabian
Born in San Francisco, he was raised in Mexico, France and the UK. Graduated at UCLA's Film and Television School, he has produced and directed five short films among which CANDY (1998), JEAN (2000) and PRICK (2006). He has also directed four hour-long documentaries (TOWNSHIP OPERA, HARMONY IN HANOI, WHILE THE MUSIC LASTS about Batignano opera festival in Tuscany, and EMBRACING THE TIGER) and over a dozen classical music programmes through his company, Elysian Films. Anthony's film career has led him to work as Music Supervisor on a number of feature films, including RESTORATION, GOLDENEYE, SCHUBERT and HILARY AND JACKIE. His filmography includes profiles of performers Luciano Pavarotti, Cecilia Bartoli, Joshua Bell, Angela Gheorghiu. SKIN is his first feature.
Anthony Fabian
Nato a San Francisco, Anthony è cresciuto tra Messico, Francia e Gran Bretagna. Laureato alla Scuola di Cinema e Televisione dell’UCLA, ha prodotto e diretto cinque cortometraggi, tra cui CANDY (1998), JEAN (2000), PRICK (2006). Ha anche diretto 4 documentari (TOWNSHIP OPERA, HARMONY IN HANOI, WHILE THE MUSIC LASTS sul festival di Batignano, in Toscana, dedicato all’opera, e EMBRACING THE TIGER) e più di una dozzina di programmi dedicati alla musica. Anthony ha anche lavorato come Music Supervisor a diversi film, tra cui RESTORATION, GOLDENEYE, SCHUBERT e HILARY AND JACKIE. La sua filmografia include i profili di artisti come Luciano Pavarotti, Cecilia Bartoli, Joshua Bell, Angela Gheorghiu. SKIN è il suo primo lungometraggio.
Director’s statement
“SKIN is a tale of mythic proportions, which tackles the eternal human question: who am I and where do I belong? Historical and political events and the absurdities of apartheid are all touched on by the film, as Sandra Laing‘s story is emblematic of the country‘s struggle for freedom and transformation. However my focus remains on the personal rather than the political: this is the story of one woman‘s search for love, identity and family — all lost and regained. SKIN has an epic quality, thanks to the boundless and ancient landscape of South Africa. The early part of Sandra Laing‘s life takes on the muted, restrained colours of the white community. The latter part benefits from the rich contrasts of life in the black community and reflects Sandra‘s journey into colour”.
Dichiarazioni della regista
“SKIN è un racconto di proporzioni mitiche che affronta l'eterna domanda dell’uomo: chi sono e quali sono le mie radici? Eventi storici e politici e l'assurdità dell’apartheid sono tutti temi trattati dal film: la storia di Sandra Laing è emblematica della lotta di un Paese per la libertà e la trasformazione. Tuttavia il mio obiettivo principale rimane il racconto personale piuttosto che politico: questa è la storia di una donna che cerca l'amore, l'identità e la famiglia, tutti persi e poi ritrovati. SKIN ha una grande qualità, lo sconfinato e arcaico paesaggio del Sud Africa. La prima parte della vita di Sandra Laing assume i silenziosi e trattenuti colori della comunità bianca. L'ultima parte beneficia dei ricchi contrasti della vita nella comunità nera e riflette il cammino di Sandra in questa realtà”.