“Da tempo coltivavo l’idea di rendere un omaggio ai grandi del cinema italiano e in alcuni casi del cinema e del teatro. Desideravo rivedere quell’Italia in bianco e nero attraversata dai grandi attori che hanno interpretato grandi storie o anche storie ingenue rispetto ad oggi. Poi, con Vincenzo Mollica e Antonello Sarno si è deciso di usare i cinegiornali d’epoca proprio per contestualizzare. Quando ragionavo su quest’idea pensavo anche che era bello immaginare che il paradiso o il luogo dove si trovano, fosse la scenografia ideale per la rappresentazione con un cast che mai nessun produttore si è potuto o si potrà permettere. Vedrete un’Italia in bianco e nero che rende omaggio agli attori che ci hanno accompagnato per tutta la vita. È sufficiente prendere la cassetta o il dvd di un loro film per stare di nuovo insieme due ore. È un grande privilegio che ci consente la tecnologia”.
Maurizio Costanzo
“Il cinema italiano dimentica con facilità. Le tre, quattro generazioni di attori e registi che lo hanno reso grande nel mondo sono oggi patrimonio solo dei volenterosi della memoria, dei fondisti del ricordo o dei collezionisti dei dvd. Oggi, quegli attori, quei registi, quei caratteristi sono scomparsi, richiamati in Paradiso dall’età anagrafica. Quel che è peggio è che non si ‘rivedono’ più. E invece la loro lezione è ancora più attuale proprio perché loro, se non sono più fisicamente ‘con noi’, restano al nostro fianco per averci educato, insegnato, ammaestrato con i loro film, portatori di una cultura italiana talmente condivisa da diventare internazionale. Ecco allora il ‘perché’ di questo film di montaggio, che racchiude spezzoni di circa 20 tra i più bei film del nostro cinema, da Fellini a Blasetti, da Risi a Steno, da Comencini a Gallone, a Camerini, a Pasolini, senza escludere le commedie di costume di Don Camillo, Peppone, Franco e Ciccio. È un omaggio, una recita, ma anche un’ultima lezione sul vero significato della nostra esistenza”.
Vincenzo Mollica, Antonello Sarno