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GIFFONI FILM FESTIVAL 1988 - 30 luglio.7 agosto

Sezioni e Film

LAGGIÙ NELLA GIUNGLA

Category: Edizione 1988

Sinossi
Una foratura blocca una corriera sull'autostrada Roma L'Aquila proprio su un viadotto: al momento di ripartire, ben nove persone mancano all'appello. L'automezzo, dopo varie proteste da parte degli altri passeggeri, riparte. Questi nove, che si trovano sulle rive scoscese di un fiume impetuoso sotto il viadotto, nel tentativo di risalire sulla strada e chiedere soccorso si smarriscono stranamente in una foresta tropicale. Alla sorpresa e allo sgomento, si uniscono fame, rischi e paura: ci sono serpenti e ghepardi; una savana tremante sta per inghiottire un allenatore, Farrow; bisogna camminare e dormire tra insidie di ogni sorta. Il gruppo poi riesce a rifocillarsi in una capanna, visibilmente abbandonata da qualcuno molto tempo prima. Il geografo Kruger, insieme a Farrow, decide comunque di avanzare, mentre la matura Emma viene addirittura rapita da un indigeno, corpacciuto e afflitto da un ascesso dentario allo scopo di essere curato: questo indigeno balbetta alcune parole: "polvere gialla". Poiché l'indigeno pare sia stato l'aiutante di un esploratore bianco, è facile pensare all'oro: una piantina sommaria della regione, probabilmente tracciata da costui, oltre che il ritrovamento di alcuni setacci, inducono ad ipotizzare l'esistenza di un giacimento. Alla ricerca del materiale prezioso, il gruppo arriva ad una caverna, contrassegnata sulla mappa da una crocetta, ma non trova che un sacco di polline (il quale, tra l'altro, rivela subito una straordinaria efficacia per ferite e malanni). Fabbricata una zattera rudimentale e imbarcato il sacco, il gruppo si lancia in acque turbinose, per ricomparire infine sano e salvo sul viadotto, dove una troupe della TV sta intrattenendo i telespettatori sui luoghi della incredibile scomparsa, a fronte della quale ogni ricerca è risultata vana. Poi arriva la stessa corriera, l'autista si toglie barba e baffi posticci e Kruger riconosce in lui il suo antico maestro, lo scienziato esploratore della giungla. Il polline era stata la prova che le sue intenzioni erano giuste, ma il sacco, che a tutti appariva come una strepitosa e lucrosa promessa, ora non contiene che cenere. Era il polline che creava ricchezza vegetale e vitalità in ogni cosa, oltre che effetti prodigiosi, ma solo nei luoghi in cui un mirabile equilibrio naturale poteva così essere instaurato e conservato.

Titolo Originale Laggiù nella giungla
Titolo Italiano Laggiù nella giungla
Categoria Fuori concorso
Sezione Fuori Concorso
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1986
Durata 109'
Nazionalità Italia
Regia di Stefano Reali
Sceneggiatura Stefano Reali, Pino Quartullo, Nicola Badalucco, Luca D'Ascanio
Musiche Carlo Savina
Interpreti principali Robert Powell, Tony Vogel, Andréa Ferréol

 regista stefano realiSTEFANO REALI

Stefano Reali (Frosinone, 3 novembre 1957) è un regista, musicista, sceneggiatore e produttore italiano.
Ottenuta la maturità scientifica, nel 1978 si diploma in Musica Jazz al conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Studia regia e sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diploma nel 1980.
Nel 1982 è assistente alla regia in C'era una volta in America di Sergio Leone. Tra il 1990 ed il 1992 è stato docente di "acting for the camera" nel laboratorio di Arti Sceniche diretto da Gigi Proietti.
Nel 1985 è sceneggiatore e regista, insieme a Pino Quartullo, di Exit, cortometraggio tratto da un racconto di Luigi Malerba e prodotto dalla Rai, che ottiene una nomination all'Oscar 1987 nella categoria "Best Live Short Film".
Nel 1988 è sceneggiatore e regista del film Laggiù nella Giungla, terna al David di Donatello come Miglior Regista Esordiente.