logo 1987

GIFFONI FILM FESTIVAL 1987 - 25 luglio.2 agosto

Sezioni e Film

STORIA D'AMORE

Category: Edizione 1987

Sinossi

Una giovane ragazza che lavora si trasferisce con il suo fidanzato mentre si prende cura di suo fratello e suo padre. Le cose si complicano quando si innamora di un altro ragazzo.

Titolo Originale Storia d'Amore
Titolo Italiano Storia d'Amore
Categoria In concorso
Sezione Alle soglie dell'adolescenza 'Premio Meccoli'
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1986
Durata 109'
Nazionalità Italia
Regia di Francesco Maselli
Sceneggiatura Francesco Maselli, Fiore De Rienzo
Interpreti principali Valeria Golino, Blas Roca-Rey, Livio Panieri

 regista francesco maselliFRANCESCO MASELLI

Citto Maselli, nome d'arte di Francesco Maselli (Roma, 9 dicembre 1930), è un regista italiano.
Nato in una famiglia d'origine molisana, cresce in un ambiente ricco di stimoli: suo padre è un critico d'arte la cui casa è frequentata da importanti scrittori. Si iscrive al Centro sperimentale di cinematografia, diplomandosi nel 1949. Inizia la carriera come assistente alla regia e aiuto regista per Luigi Chiarini e Michelangelo Antonioni in diversi film e documentari.
Dopo il documentario Bagnaia paese italiano, da lui realizzato nello stesso 1949, nel 1953 collabora con Luchino Visconti nell'episodio di Siamo donne interpretato da Anna Magnani e dirige il suo promo film scritto con Cesare Zavattini Storia di Caterina, episodio del film L'amore in città. Esordisce nel lungometraggio nel 1955 con Gli sbandati, film sulla Seconda guerra mondiale interpretato fra gli altri da Lucia Bosè. Il cinema di Maselli tratta i personaggi e i problemi sociali in chiave borghese-pseudoneorealistica, affrontando i temi sempre con impegno ideologico.
Nel 1957 realizza La donna del giorno, critica il mondo della pubblicità e della stampa rosa. Maggior successo riscuote il successivo I delfini (1960), ritratto psicologico e sociale di un gruppo di giovani della borghesia di provincia[senza fonte]. Dopo Le adolescenti e l'amore, episodio del film Le italiane e l'amore dell'anno successivo, nel 1964 porta sullo schermo Gli indifferenti, tratto da omonimo romanzo di Alberto Moravia, realizzando un ritratto psicologico di una famiglia in decadenza. I successivi Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo! (1967) e Ruba al prossimo tuo... (1968) sono invece tentativi poco riusciti di affrontare, rispettivamente, il thriller e la commedia all'italiana.
Nel semiautobiografico Lettera aperta a un giornale della sera del 1970 narra la vicenda di un gruppo di intellettuali di sinistra che, annoiati dalla routine quotidiana, decidono di fondare una brigata internazionale di combattenti per la guerra del Vietnam e di partecipare al conflitto dalla parte di Ho Chi Minh, annunciando il loro proponimento in una lettera aperta che, contro ogni loro aspettativa, viene pubblicata da un giornale mettendoli così nell'imbarazzo di dover mettere in pratica le loro idee.
Il suo "cinema-verità" torna a galla ne Il sospetto (1975), storia di un operaio (Gian Maria Volonté) aderente al PCI che viene inviato dal Comitato Centrale del Partito Comunista d'Italia, esule in Francia, a Torino, dove stanare un infiltrato dell'OVRA.
Negli anni ottanta si è dedicato a film più intimisti, in genere incentrati su ritratti femminili: Storia d'amore (1986, Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi alla protagonista femminile Valeria Golino alla 43ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia).