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GIFFONI FILM FESTIVAL 1985 - 27 luglio.4 agosto

Sezioni e Film

BLUES METROPOLITANO

Category: Edizione 1985

Sinossi
Tony è un giovane senza arte né parte, dedito alla droga, la cui vita (finanziata da una zia che l'ha allevato, ora gravemente malata) ruota intorno al mondo della musica: sale d'incisione, concerti, ecc. La sua ragazza si chiama Susy, con aspirazioni canore destinate al fallimento, che Tony regolarmente tradisce con Elena, una matura professoressa universitaria il cui marito è invalido, sia con altre occasionali compagne, tra cui una, anch'ella aspirante cantante, che si dà da fare per l'organizzazione di un concerto. L'organizzatore del concerto, l'avvocato Giordano, ha intanto i suoi guai, sia sul lavoro, perché non riesce a trovare finanziamenti necessari, sia con Stella, la sua nuova ragazza, un tipo quanto meno misterioso, molto libera e facile ad "approfondire" le sue amicizie. Sempre per il concerto, torna in città un percussionista, che tempo addietro aveva avuto una figlia da una ragazza la quale, ora, vive con un altro uomo e che, innamorata di tutti e due, vorrebbe provare a vivere insieme ai suoi amori. Ma il progetto fallisce perché il percussionista è più che mai deciso, al termine del concerto, a ripartire nel suo peregrinare per il mondo.

Titolo Originale Blues Metropolitano
Titolo Italiano Blues Metropolitano
Categoria In concorso
Sezione Sezione Meccoli
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1985
Durata 111'
Nazionalità Italia
Regia di Salvatore Piscicelli
Sceneggiatura Carla Apuzzo, Salvatore Piscicelli
Musiche Joe Amoruso
Interpreti principali Marina Suma, Ida Di Benedetto, Barbara D'Urso

 regista salvatore piscicelliSALVATORE PISCICELLI

Dopo aver intrapreso l'attività di critico cinematografico, Piscicelli debutta come documentarista con La canzone di Zeza (1976) in cui trapela la passione antropologica per le tradizioni della sua terra, e il successivo La canzone di Marcello con Marcello Colasurdo, dove è forte una matrice politica e sociale.
Esordisce nel lungometraggio nel 1979 con Immacolata e Concetta, l'altra gelosia, che ottiene numerosi riconoscimenti tra cui il Pardo d'Argento al Festival di Locarno. Interpretato da Ida Di Benedetto e Marcella Michelangeli, il film, ispirato a un fatto di cronaca accaduto a Pomigliano, narra con stile asciutto le vicende di due donne omosessuali in una dimensione sociale e urbana arretrata.
Del 1981 è Le occasioni di Rosa, presentato in concorso alla 38ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, che vede l'esordio di Marina Suma premiata con il David di Donatello. Ancora una volta è il sottoproletariato a essere protagonista della vicenda, ambientata a Secondigliano nel periodo successivo al terremoto dell'Irpinia del 1980. Nel film, in puro stile "fassbinderiano", debutta anche Angelo Cannavacciuolo.
Con il musicale Blues metropolitano del 1985 (che vede la partecipazione di Tony Esposito oltre che il ritorno della Suma e di Ida Di Benedetto) chiude l'ideale trilogia dedicata a Napoli.