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GIFFONI FILM FESTIVAL 1980 - 26 luglio.3 agosto

Sezioni e Film

IL VIAGGIATORE

Category: Edizione 1980

Sinossi
Un ragazzo che vive in una città di provincia è un fanatico del calcio. Decide di andare a Teheran per assistere ad un importante incontro. Lungo la strada deve superare molti ostacoli per giungere infine allo stadio. Ma…

Titolo Originale MOSSAFER
Titolo Italiano IL VIAGGIATORE
Categoria In concorso
Sezione Concorso Ufficiale
Tipologia Lungometraggio
Anno di Produzione 1974
Durata 83'
Nazionalità Iran
Regia di Abbas Kiarostami
Sceneggiatura Abbas Kiarostami, Hassan Rafi'i
Interpreti principali Hassan Darabi, Masud Zandbegleh, Mostafa Tari

 regista Abbas KiarostamiABBAS KIAROSTAMI

Abbas Kiarostami (Teheran, 22 giugno 1940) è un regista, sceneggiatore, montatore, poeta, fotografo, pittore e scultore iraniano.
Nato a Teheran, in Iran, dopo aver vinto un premio di pittura all'età di diciotto anni, si laurea all'università di Belle Arti della sua città e prima di intraprendere la carriera di regista, lavora come graphic designer nella pubblicità e nell'illustrazione di libri per bambini. Proprio questi ultimi diventeranno infatti protagonisti pressoché costanti di molte sue pellicole e la delicatezza e il rispetto usato da Kiarostami nel dirigerli, diverrà quasi un suo marchio di fabbrica.
Da grafico pubblicitario gira, nella metà degli anni sessanta, più di 150 spot per la televisione di Stato. Nonostante le varie vicissitudini vissute dal suo paese, compresa la Rivoluzione del '79, decide ugualmente di rimanere in Iran e superata la trentina decide di intraprendere la carriera cinematografica. Rielaborò e modificò molti suoi film secondo le nuove regole della censura del regime di Khomeini; i suoi esordi, e più in generale la sua intera produzione, riguardano per lo più cortometraggi ispirati al cinema Neorealista italiano.
Il suo primo lungometraggio di rilievo s'intitola Il viaggiatore, girato nel 1974, dove il protagonista, un piccolo adolescente, cerca in tutti i modi di procurarsi un biglietto per vedere allo stadio la partita della nazionale a Teheran. Ha anche pubblicato dei libri di poesie che richiamano nella struttura gli haiku giapponesi, si tratta di poesie di pochi versi e senza rima. In essi spesso rappresenta la vita quotidiana, piccoli frammenti di normalità guardati con lo stupore di un bambino.